Con la sua morte è finita un’epoca. Isabella Biagini se ne è andata a 74 anni, ma il suo ricordo legato a tantissimi film e spettacoli di successo rimarrà impresso nella mente di tutti. I motivi del decesso dell’attrice sono rimasti avvolti mistero, ma sarebbe più giusto dire che la discrezione ha accompagnato tutta la sua vita, anche nella morte la diva ha voluto essere riservata. Proprio un mese fa Barbara D’Urso aveva lanciato un appello a Isabella Biagini attraverso Domenica Live. “Fammi avere tue notizie, dalla clinica non riusciamo ad avere informazioni”. Sarebbe stata proprio l’attrice a chiedere l’assoluto rispetto della sua privacy, riceveva regolarmente visite e telefonate da parte di amici e familiari. Era stata lei a non volere contatti con l’esterno, come fanno sapere dalla Antea Hospice, la struttura in cui era ricoverata. “Quella di non fornire informazioni all’esterno era stata una sua richiesta. La signora Biagini veniva assistita da noi in struttura, 24 ore su 24, perché non aveva una casa sua. Aveva la possibilità di ricevere amici, familiari e perfino animali, come nel suo caso specifico visto che era molto legata al suo cane”. (continua dopo la foto)
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Tale struttura si è presa cura della Biagini nell’ultimo periodo. Si tratta di un’associazione che si occupa da anni di cure palliative, assistendo in loco o a domicilio i pazienti per il quali è stata accertata l’impossibilità di guarigione. Come si legge sulla stampa dall’associazione Antea hanno fatto sapere che l’attrice era ricoverata perché era affetta da una malattia inguaribile. Per questo le sono state riservate delle cure palliative e la terapia del dolore, per aiutarla a trascorrere l’ultimo mese della sua vita come lei stessa aveva richiesto. Inoltre dalla struttura specificano di aver cercato di esaudire ogni sui desiderio, compreso quello della privacy. Riguardo all’osservazione fatta dalla D’Urso, la clinica ha voluto sottolineare proprio che ogni cosa da loro fatta è stata nel pieno rispetto delle volontà della paziente. (continua dopo le foto)
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“Non è vero – dicono dalla clinica – che non abbiamo arbitrariamente fornito informazioni circa lo stato di salute della signora Biagini. Antea ha ospitato diversi personaggi famosi, compresa Mariangela Melato. Avremmo potuto farci pubblicità e, invece, abbiamo taciuto per rispetto alla volontà espressa dagli ammalati. L’Antea è un prolungamento della propria casa e se il paziente decide di vivere con discrezione, noi assecondiamo il suo desiderio. La signora Biagini ha ricevuto le visite che voleva dalle persone che desiderava vedere”. Inoltre, l’assistenza offerta a Isabella Biagini fino al suo ultimo giorno è stata completamente gratuita dal momento che la struttura è finanziata in parte dalla Regione Lazio e in parte dalle donazioni volontarie.
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