Tutti conoscono e, in buona sostanza, adorano Michelle Hunziker. Con quel sorriso e quella risata travolgente, bella e sulla cresta dell’onda da così tanto tempo ormai che fa quasi caso che abbia compiuto “solo” 40 anni a gennaio scorso. Moglie felice e appagata, mamma di tre signorine – Aurora, 20 anni, avuta dal matrimonio con Eros Ramazzotti, Sole e Celeste, le piccole di casa nate invece dall’amore con l’attuale marito Tomaso Trussardi – e donna di successo – conduttrice, attrice, showgirl e modella – come è ormai noto è anche cofondatrice, insieme all’avvocato Giulia Bongiorno, dell’associazione Doppia difesa, che si occupa di sostenere le donne vittime di qualsiasi tipo di violenza e che compie già dieci anni. A proposito di Doppia Difesa, la svizzera e più famosa d’Italia ha dato vita, insieme alla maison Trussardi, a un nuovo progetto di sensibilizzazione, #LovyFighters, che coinvolge digital influencer, personalità dello spettacolo e donne aiutate dalla sua onlus e, con l’occasione, si è confidata con Io Donna, cui ha raccontato aspetti della sua infanzia inediti e al tempo stesso spiacevoli. (Continua a leggere dopo la foto)
“Nella mia famiglia era tutto sballato – dice Michelle al settimanale – Papà era l’eroe che mi raccontava le favole e amava moltissimo far ridere. Entrava in una stanza e subito aveva addosso tutti i bambini e i cani presenti. Dolcissimo e fragile: aveva il problema dell’alcol, nei picchi bui si trasformava, spariva per giorni”. Quindi spiega che da piccola si è dovuta arrangiare da sola: “Fino a dodici anni se vedevo i miei bere, piangevo. La figura maschile era mamma. Nella donna ho sempre conosciuto la forza. Ed ero autonoma già alle elementari: quando il mondo precipitava mettevo mela, noccioline, libri nello zainetto, e a scuola ci andavo da sola”. (Continua dopo le foto)
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Poi è arrivato il successo, Eros, Aurora e la separazione. E la perdita del suo papà. Un periodo difficile, triste. L’arrivo di Tomaso nella sua vita è stata la svolta: “Ero una single molto indurita, adoravo i miei territori conquistati a fatica. Esistevamo io e mia figlia, punto. Lui mi ha dato la scossa: se non capisci che voglio essere nei primi tre posti della tua vita mi faccio da parte”, dice sempre a Io Donna. Adesso, oltre al lavoro e alla famiglia, c’è massima concentrazione su Doppia Difesa e il nuovo progetto che anticipavamo sopra, in cui in cui tutti i partecipanti sono stati ritratti dal fotografo Julian Hargreaves con indosso la T-shirt con il loro #LovyFighters (amore e lotta), da postare poi sui propri social network. Le foto saranno presto esposte a Palazzo Trussardi, a Milano, con un’installazione video curata dalla regista Chiara Battistini. Parallelamente, la vendita delle t-shirt e della borsa Trussardi serviranno a sostenere concretamente l’associazione fondata con la Bongiorno.
