Parole choc quelle del vip italiano che confessa i suoi vizi ai microfoni di un noto programma radiofonico. “La mattina inizio presto, una decine di birre al giorno”, il suo problema è l’alcol. Un piacere ormai diventato un vizio e il noto personaggio ne parla su Radio24, nel programma La Zanzara, senza la minima vergogna. Gli ascoltatori sono senza parole. “Poi un po’ di vino rosso a gradi alti. Una bottiglia di rosso di sicuro. Sono un alcolista, nemmeno più anonimo”, a parlare è lo scrittore, alpinista e scultore italiano Mauro Corona. Classe 1950, Mauro è figlio di Domenico “Mene” Corona e Lucia “Thia” Filippin, due venditori ambulanti. Da quando è piccolo, Corona segue il padre nelle battute di caccia come bracconiere ed è proprio su questi monti che cresce sempre più grande il suo amore per l’alpinismo. A scrivere romanzi inizia nel 1997 quando un amico pubblica su Il Gazzettino alcuni suoi racconti. I suoi romanzi (e i racconti) sono appassionati e malinconici, raccontano del rapporto tra l’uomo e la natura e del “peso” del progresso tecnologico. Non si dedica mai completamente alla scrittura, ma la porta avanti insieme alle altre sue passioni cioè l’alpinismo e la scultura. Continua a leggere dopo la foto
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Riguardo la dipendenza dall’alcol, Corona non ha paura delle conseguenze per la salute. Anche perché non sente l’esigenza di vivere a lungo. Lo ha detto chiaramente ai microfoni de La Zanzara: “Non morirò di questo, morirò di incidente o in montagna o in macchina. Ma non mi interessa campare tanto. Se crepo domattina non ho nulla di cui pentirmi”. Ma la dipendenza dall’alcol ha sempre accompagnato la vita di Corona che, anni fa, scriveva: “Dall’alcol non si esce, lo si può solo sospendere”. E, sull’alcol, ha scritto anche un libro “Guida poco che devi bere” nel quale cerca di “insegnare” ai giovani a bere, a farlo senza distruggersi o mettersi in pericolo. “Fate come vi pare, ma non cancellate con l’alcol le vostre tracce”, scriveva ancora. Continua a leggere dopo le foto
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Ai tempi del libro in questione, aveva smesso di bere per due anni e, senza fare la morale a nessuno scriveva: “Ma il tempo corre in fretta, quel futuro che vi sembra così distante è appena dietro l’angolo. (…) Può capitarvi qualcosa di gradevole o speciale, inatteso. Può apparire, su quella linea d’orizzonte, il progetto di una famiglia, una donna, una moglie o altre cose belle (…). Farsi trovare impreparati e in balìa dell’alcol è una rovina, un fallimento già in partenza. Quante famiglie, dove marito e moglie si volevano bene, amavano i figli, andavano d’accordo, sono state devastate, distrutte, spazzate via perché uno dei membri beveva? (…) L’alcol [l’abuso di alcol] distrugge l’amore”. Ora, però, deve esserci ricascato. Consapevolmente.