Marco Giallini è uno degli attori italiani più apprezzati e prolifici. Sul grande schermo è attualmente protagonista insieme all’amico e collega Valerio Mastrandea del film diretto da Simone Spada “Domani è un altro giorno”, ma colleziona successi anche in tv. Per esempio con la serie “Rocco Schiavone”. Proprio in occasione dell’uscita della nuova pellicola che lo vede protagonista, Giallini si è confessato in una lunga intervista rilasciata a Vanity Fair che ha toccato anche argomenti molto personali, come l’incidente in cui ha rischiato la vita e la sua famiglia.
È successo dodici anni fa e l’attore ricorda che “a terra, sull’asfalto di via Nomentana mi apparve prima Sabrina Ferilli, le sussurravo: ‘E adesso? Come facciamo a recitare insieme tra pochi giorni?’. E poi la testa pelata di un infermiere che mi ripeteva: ‘Ma tu non sei l’attore? Mi raccomando, non addormentarti’ […] Quello che mi è successo in fondo mi riporta alla mia natura: stare sempre all’erta. Se ti distrai, è finita”, dice a Vanity. (Continua dopo la foto)
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L’intervista si sposta poi sulla sua infanzia, che l’attore dice di aver trascorso serenamente nella periferia romana, e sulla sua famiglia. “Mio padre aveva la terza elementare e amava il cinema – racconta Giallini alla rivista -. Poteva fermare la macchina solo per salutare Amedeo Nazzari in mezzo alla strada rischiando di farsi investire […] Uno che sapeva fare mille lavori, si sbatteva come un mulo e non si lamentava mai. Dei suoi talenti, non ne ho ereditato mezzo. A parte il carattere. Sono come lui, un uomo incapace di qualunque retorica. Bisognava fare. E lui faceva”. (Continua dopo la foto)
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“Avevo tre fratelli e ne sono rimasti due – prosegue Giallini – Uno aveva 15 anni in più di me, faceva il tipografo alla Zecca dello Stato e non c’è più. L’altro, Ezio, fa lo spedizioniere controllando pacchi e smistandoli. Poi c’è Giuseppe. È come un ragazzino di dieci anni, ma ne ha quarantanove. Gli mancò ossigeno durante il parto, così dissero a mia madre […] Se qualcuno me lo toccava, Giuseppe, o peggio gli rideva dietro, faceva i conti con me”. (Continua dopo la foto)
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La mamma di Giallini, invece, non c’è più: “Aveva l’Alzheimer – racconta ancora a Vanity – All’inizio dimenticava le cose, poi iniziò a non riconoscere i miei figli. Mi metteva paura, si perdeva in un attimo, chiedeva: ‘Come sta la bambina?’. E parlava di mio figlio Diego, di 17 anni”. A proposito di figli (Giallini ne ha avuti due dalla moglie Loredana, scomparsa nel 2011 a seguito di emorragia cerebrale: Rocco e Diego, nati rispettivamente nel 1998 e nel 2004), quando gli viene chiesto che padre sia, Marco Giallini risponde così: “Uno che fino a pochi anni fa ha lavato il culo ai figli ed è stato contento di farlo”.