Ha fatto subito il giro di siti e quotidiani la notizia dell’arresto di Marco Carta, poi risultato totalmente estraneo ai fatti (al processo per direttissima il giudice non ha convalidato l’arresto, ndr). Il cantante sardo, 34 anni, è stato arrestato venerdì sera dalla polizia locale a Milano con l’accusa di furto aggravato. È stato bloccato da un addetto alla sicurezza della Rinascente mentre cercava di uscire, insieme a una donna di 53 anni, con sei magliette per un valore di 1200 euro. Dalle t-shirt erano stati tolti i dispositivi antitaccheggio ma non delle placchette flessibili che, essendo rimaste attaccate, hanno fatto scattare l’allarme.
Dopo averlo fermato, l’addetto alla sicurezza ha chiamato gli agenti del nucleo Reati predatori della polizia locale di Milano, che hanno provveduto ad arrestare il cantante vincitore di Amici e Sanremo e la donna che era con lui. Ora si trovano entrambi agli arresti domiciliari in attesa del processo per direttissima che si sta svolgendo oggi, sabato 1 giugno, in tribunale. (Continua dopo la foto)

Come detto, Marco Carta è accusato di furto aggravato: ma cosa rischia in caso di condanna? “L’ipotesi di reato, per quanto è stato reso noto finora dai media, è quella di cui all’articolo 625 comma primo, numero 2 del codice penale, ossia furto aggravato – spiega l’avvocato Costantino Loiacono del foro di Lecce a Fanpage – che prevede la reclusione da due a sei anni e una multa da 927 euro a 1.500 euro”. (Continua dopo la foto)

“L’aggravante in questione – spiega l’avvocato – è la ‘violenza sulle cose’, che si è verificata con la rimozione del dispositivo antitaccheggio”. Un gesto, questo, che, potrebbe far dunque aumentare la pena nei confronti del cantante. La pena prevista per il reato di furto è infatti la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 154 euro a 516 euro. (Continua dopo le foto)


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Il profilo Instagram di Marco Carta è fermo a quasi 24 ore fa. L’ultima Storia che il cantante 34enne ha condiviso con i suoi oltre 200mila follower è quella in cui riprende una bambina in centro, a Milano, che si fa trascinare da un adulto. “Pattinaggio alternativo”, ha commentato lui.
Nel pomeriggio di sabato, al processo per direttissima che si è tenuto a Milano, il giudice non ha convalidato l’arresto e non ha applicato nessuna misura cautelare. “È stata chiarita la totale estraneità di Marco Carta. Lui è estraneo a qualsiasi addebito. Il fatto è attribuibile ad altri soggetti, lui è totalmente estraneo, è stato acclarato dal giudice. Marco è una bravissima persona”, ha spiegato l’avvocato del cantante uscendo dall’aula.
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