È stata profanata alla periferia sud di Parigi la tomba dell’attrice Romy Schneider, attrice diventata famosa in tutto il mondo per aver vestito i panni della principessa Sissi. La lapide è stata sollevata e spostata, ma non si pensa che la tomba sia stata saccheggiata. Secondo quanto riferiscono fonti vicine alle indagini, citate dai media locali, fatti risalgono probabilmente al fine settimana. Romy Schneider, attrice nata a Vienna e naturalizzata francese dopo avere svolto gran parte della sua carriera in Francia, fu trovata morta nella sua casa di Parigi a maggio del 1980, a 43 anni di età. Era diventata famosa quando era molto giovane, proprio grazie alla sua interpretazione dell’imperatrice d’Austria. Aveva poi recitato in film come ‘Il processo’ di Orson Welles, ‘Il cardinale’ di Otto Preminger, ‘L’importante è amare’ di Andrzej Zulawski e ‘La piscina’ di Jacques Deray, dove lavorò accanto ad Alain Delon, con il quale ebbe una relazione sentimentale. (Continua a leggere dopo la foto)
Dopo la rottura con Delon nel 1964, la vita sentimentale dell’attrice fu tormentata e complicata dal fallimento di due matrimoni, eventi che la portarono a depressione e alcolismo, malgrado la nascita di due figli, David, nato il 3 dicembre 1966 dal primo matrimonio con il regista Harry Meyen, e Sarah, nata il 21 gennaio 1977 dalla seconda unione con Daniel Biasini, un giornalista franco-italiano, e divenuta oggi anch’essa attrice. La fragilità e l’equilibrio emotivo di Romy vennero ulteriormente compromessi dalla scomparsa del primo marito Harry Meyen, impiccatosi con una sciarpa nella sua casa di Amburgo. Inquietante e toccante, il film Fantasma d’amore (1981) di Dino Risi contiene segni premonitori del tragico epilogo cui l’attrice andò incontro nella vita reale. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ormai distrutta dall’alcol, dall’asportazione di un rene a causa di un tumore e, soprattutto, dalla tragica scomparsa del quattordicenne figlio David (morto il 5 luglio 1981 dopo essere rimasto infilzato in un cancello che tentava di scavalcare a casa dei nonni), la Schneider fu trovata morta il 29 maggio 1982 nella casa parigina del produttore Laurent Petin, al quale era legata da circa un anno. All’inizio la voce di un suicidio ebbe molta diffusione, ma in realtà le cause del suo decesso non furono mai stabilite. Sul suo corpo, infatti, non fu disposta nessuna autopsia.
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