Continua ad essere l’anno nero per antonomasia questo 2016 per il mondo dello spettacolo. Per fortuna sta per finire, lo hanno pensato davvero in tanti. Non è stato risparmiato nessun settore: cinema, musica, televisione, editoria, teatro… Ve li abbiamo, ahinoi, raccontati tutti. Ieri, giorno di Natale, è venuto a mancare George Michale, e l’intero mondo lo ha pianto. È di poco fa, invece, la notizia di un’altra morte: meno spettacolare forse, ma per l’Italia ugualmente importante. Forse non tutti lo conoscevano, ma Elvio Porta fu la penna che con Nanni Loy e Lina Wertmuller portò la Napoli del sottobosco, dei vicoli, dell’arrangiarsi non sempre limpido e legale, sul grande schermo del cinema. L’autore e regista è morto oggi a 71 anni ed è lunga la lista delle sue collaborazioni. Come detto col regista di “Cafè Express”, “Mi manda Picone” e “Scugnizzi” collaborò alla sceneggiatura. (Continua a leggere dopo la foto)
Poi collaborò anche con Sergio Corbucci e firmò la regia di “Se lo scopre Gargiulo” (1988) interpretato dalla sua compagna di allora, Giuliana De Sio, film noto anche aver ospitato uno dei più bei brani di Pino Daniele: “Jesce juorno” inciso nell’album Schizzechea with Love. Nel 2000 Porta esordì con la tv, scrivendo la serie “Valeria medico legale”, dopo aver collaborato alla sceneggiatura di “Dio ci ha creato gratis”, miniserie televisiva italiana basata sul libro omonimo di Marcello D’Orta e di “Francesca e Nunziata” della Wertmuller sempre per il piccolo schermo.
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L’ultimo lavoro di scrittura, nel 2010 per il film di Eduardo Tartaglia “La valigia sul letto”. A teatro Elvio Porta portò negli anni Settanta lo spettacolo teatrale “Masaniello”, popolarissimo all’epoca, con la regia di Armando Pugliese e le interpretazioni di Mariano Rigillo e Lina Sastri.
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