“Salutiamo un artista, ma salutiamo anche un fratello”. Così don Walter Insero apre i funerali di Fabrizio Frizzi, il conduttore gentile che si è spento nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 marzo all’ospedale Sant’Andrea di Roma a seguito di un’emorragia cerebrale. Il feretro di Frizzi è entrato nella chiesa degli Artisti attraversando una piazza del Popolo più che gremita. Il lungo addio al presentatore che per 40 anni è entrato con garbo ed educazione nelle case degli italiani, dopo l’omaggio alla camera ardente allestita martedì nella sede Rai di viale Mazzini che ha raccolto diecimila persone, continua con la cerimonia funebre. E sono ccentinaia le persone che affollano la piazza dalla mattina per dare un ultimo saluto al presentatore amatissimo. L’arrivo del carro funebre è accompagnato da un lungo e scrosciante applauso della folla: è stato un momento molto commovente. Così come è stato commovente vedere la moglie di Fabrizio, Carlotta Mantovan, attendere l’ingresso del feretro in chiesa. Vestita di nero, con il volto stravolto dalle lacrime ma composta in tutto il suo dolore, non stacca gli occhi di dosso dalla bara. E rimane accanto ai parenti di Fabrizio, al fratello Fabio, li abbraccia, li sostiene, scrive il quotidiano Il Messaggero. (Continua dopo la foto)
In chiesa c’è gran parte del mondo della televisione di cui Frizzi ha fatto parte per 40 anni. La tv era la sua seconda casa. Nei banchi della prima fila, col volto segnato dalle lacrime, gli amici e i colleghi strettissimi di Frizzi: Carlo Conti, Flavio Insinna, Antonella Clerici e Milly Carlucci, che è anche la prima a leggere un passo, con la voce rotta dal pianto. La regina di Ballando con le Stelle ha condiviso più volte il palco con l’amico Fabrizio e in questo giorno tristissimo fatica a parlare. A Conti e alla Clerici, invece, il compito di leggere la preghiera degli artisti. Anche loro non riescono a trattenere l’emozione. Li legava un rapporto profondissimo. Le carriere di Frizzi, Conti e Clerici sono avanzate parallelamente. I tre sono cresciuti professionalmente nello stesso periodo storico e rappresentavano la stessa generazione di conduttori Rai. E nelle ultime settimane si era parlato molto in Rai dell’ipotesi di un’edizione speciale de I Migliori Anni, condotta dal trio. Arriva poi il turno di Flavio Insinna, che invece legge una poesia di Borges, “Amicizia”. (Continua dopo le foto)
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Quella stessa poesia l’aveva già dedicata a Fabrizio qualche tempo fa durante una delle ultime serate insieme. Insinna, commosso, ha detto di voler utilizzare quelle parole “per ringraziarlo un’altra volta, ma non per l’ultima volta”. Di seguito la poesia Amicizia recitata da Insinna: “Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore, però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo. Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere, solamente posso volerti come sei ed essere tuo amico. In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico, in quel momento sei apparso tu; Non sei né sopra né sotto né in mezzo, non sei né in testa né alla fine della lista. Non sei né il numero uno né il numero finale e tanto meno ho la pretesa di essere io il primo, il secondo o il terzo della tua lista. Basta che tu mi voglia come amico. Poi ho capito che siamo veramente amici. Ho fatto quello che farebbe qualsiasi amico: ho pregato e ho ringraziato Dio per te. Grazie per essermi amico”.