Tra canzoni, siparietti e scandali questa 68esima edizione del Festival di Sanremo sta sbancando gli ascolti. Nessuno pensava che Claudio Baglioni avrebbe raggiunto un tale livello di perfezione, ma lui ce la sta facendo alla grande. Ma nonostante il pubblico stia apprezzando moltissimo, c’è da dire che le critiche nei riguardi del direttore artistico non si sono fatte attendere. Più di tutti al centro del mirino c’è proprio il cantautore. Qualcuno ha già decretato il vincitore della kermesse che, a quanto pare, sarebbe proprio il cantante romano. Ma come non è in gara… direte. Ma il punto è un altro. In pratica, dopo le prime tre serate della manifestazione, emergerebbe come inopportuna la presenza ingombrante del ‘dittattore artistico’ di questo Sanremo, che avrebbe invaso il Festival oscurando la gara, mettendola in secondo piano. Lo sforzo da fare per non vederlo è veramente grande. È partito in sordina, con un fair play invidiabile, lo spazio che ha lasciato a Michelle Hunziker e a Pierfrancesco Favino è notevole, ma da subito ci siamo accorti che la sua presenza è totale. E se la showgirl svizzera porta avanti la baracca e l’attore romano ci regala siparietti straordinari, lui è la presenza molto poco occulta e il suo marchio è stampato a fuco. (continua dopo la foto)
Per carità, il suo ruolo lo richiede. Ogni direttore artistico ha impresso la sua impronta e impostato lo spettacolo. Ma a Baglioni vengono mosse molte critiche. La prima è che canta tantissimo. Autore di un numero imprecisato di grandi classici, utilizza questo elemento come collante tra sé e gli altri personaggi erranti sul palco. Questo è il suo linguaggio, il modo in cui meglio potrebbe interagire con musicisti e artisti vari. E invece no, per i criticoni Baglioni canta troppo, Baglioni canta più dei cantanti in gara, ci sono solo le canzoni di Baglioni, Sanremo sembra un tour di Baglioni. Al punto tale che in molti pensano che il vincitore del Festival, quello che salirà sul podio alla fine, magari cantando un suo brano, sarà Baglioni stesso. (continua dopo le foto)
Senza contare il fatto che nel 2018 uscirà il suo ultimo album Al Centro e il successo, come d’altra parte è sempre stato, è assicurato. Ma per Claudio Baglioni le critiche non finiscono qui. Nelle scorse ore Il sole 24 Ore ha pubblicato un articolo in cui vengono elencati i possibili conflitti di interesse del direttore artistico di questo Festival, dall’abbondanza di musicisti in gara proveniente dalla sua stessa casa discografica, alla predominanza sul palco di volti che arrivano dall’agenzia di promoting F&P Group, fino a rimarcare i ricavi in termini di diritti d’autore per gli omaggi a se stesso sul palco di Sanremo, che frutteranno a Baglioni un discreto gruzzoletto.
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