Al Tribunale di Milano è stato il giorno di Silvia Provvedi, la fidanzata di Fabrizio Corona, che ha raccontato la sua vita con l’ex agente fotografico, accusato di intestazione fittizia dei beni. Corona è a processo per i circa 2,6 milioni di euro in contanti trovati in parte in un controsoffitto e in parte in Austria. Dopo la deposizione in questura a seguito della bomba carta esplosa sotto la sua casa il 15 agosto scorso (fatto da cui è scaturita l’inchiesta che lo ha riportato in carcere), “Fabrizio – ha detto Provvedi – aveva l’impressione di essere stato trattato come un criminale e non come parte lesa di un attentato”. “Tornava a casa con buste di contanti, da 5, 10, 20, anche 25mila euro. Le teneva nei giacconi in un ripostiglio vicino alla camera da letto e poi le portava in ufficio, erano i soldi delle sue serate e del suo lavoro e io mi facevo i fatti miei”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Silvia Provvedi ha raccontato ai giudici di avere conosciuto Corona nel luglio 2015 a Lonate Pozzolo “dove mi ero recata per il lancio della testata di Playboy. Io e mia sorella eravamo in copertina, Fabrizio si occupava della direzione artistica”. “Tempo un mese di collaborazione professionale – ha raccontato la cantante – ed è nata tra noi anche una relazione affettiva. Nell’aprile del 2016 sono tornata dal Marocco, dove ero stata per lavoro, e abbiamo cominciato a convivere a casa sua. Il nostro rapporto si è consolidato”. (Continua a leggere dopo la foto)
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”Vi posso raccontare la sua giornata tipo. – ha detto la Provvedi – Alle 9 andava in palestra, poi in ufficio e io andavo a prenderlo intorno alle 21, il tempo di fare la spesa, cose che fa una coppia normale, e poi alle 22 doveva rientrare (in quel periodo Corona era soggetto alle restrizioni stabilite dal Tribunale della Sorveglianza, ndr). Ha sempre lavorato moltissimo e si concedeva pochi svaghi. Questo creava anche un appesantimento nella coppia”.