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“Prima di morire…”. Paolo Villaggio, è passato un anno dalla scomparsa ma solo ora la figlia Elisabetta confessa tutto. Un dolore enorme

 

Elisabetta, figlia di Paolo Villaggio, intervistata tra le pagine di Libero si è raccontata parlando del padre, scomparso a 84 anni il 3 luglio del 2017 dopo aver raccontato in maniera unica i vizi della nostra società. Nato il 30 dicembre 1932 da padre siciliano e madre veneziana, ma ligure fino al midollo nel suo mix di cinismo e romanticismo, Villaggio ha interpretato in tv e al cinema personaggi legati a una comicità paradossale e grottesca, come il professor Kranz e Giandomenico Fracchia, fino alla creazione prima letteraria e e poi cinematografica (in dieci film) del ragionier Ugo Fantozzi. “Da piccola odiavo papà Fantozzi. Tutti mi prendevano in giro”, ha raccontato a Paola Pellai. Classe 1959, ha studiato Filosofia all’Università di Bologna e Cinema e Televisione a Los Angeles. Ha realizzato anche documentari e cortometraggi, insegna all’Accademia di Belle Arti e scrive romanzi che parlano di donne. La figlia di Paolo ha spiegato che cercando nei cassetti di papà Paolo, ha trovato tanto materiale a sorpresa per un libro in uscita dal titolo “Italiani, brava gente”. “Per mesi non sono riuscita a riavvicinarmi alle sue cose. – ha detto a Liberoquotidiano.it – Ce l’ho fatta a Natale. L’ho considerato il suo regalo”. (Continua a leggere dopo la foto)


Poi uno sguardo al passato. “Per tutti sono sempre stata la figlia di Villaggio. Sin da bambina alle feste dei coetanei. Non ero mai Elisabetta, ma sempre la figlia di… Era capace di pagarmi l’affitto ma non mi ha mai presentato a nessuno. Quando mio padre lavorava all’ Italsider già faceva cabaret in un teatrino studentesco. Per passione, non per soldi. Lì iniziò la grande amicizia con De Andrè. La canzone di Marinella in parte è stata scritta a casa nostra e io mi addormentavo su quelle note, come se fosse una favola. Papà d’ estate lasciava me e mio fratello Pierfrancesco dai nonni e andava a fare gli spettacoli sulle navi Costa Crociere, accompagnato al piano da Berlusconi. Lo vedevamo poco, non era il classico papà che ci aiutava a fare i compiti e ci portava al parco. Ma c’ era alla sua maniera. Per esempio, mi ha fatto amare la lettura. Mi ha messo tra le mani Dostoevskij a 12 anni. Spesso bleffavo, facevo finta di leggere quei libri, ma erano più ostici del cinese. E grazie a lui ho scoperto la psicanalisi e Fromm”. La donna confida di non essere riuscita a dire al padre una frase molto importante, anche prima della sua morte: “Ti voglio bene… è rimasto intrappolato nel silenzio di entrambi e oggi mi pesa”.  (Continua a leggere dopo la foto)

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La figlia di Paolo confessa di non avere mai amato quel personaggio: “Non mi faceva ridere tutto di lui, soprattutto negli ultimi film”. Quando usciva un film, il padre la portava con altri amici al cinema, per sapere cosa ne pensavamo: “e quante volte da ragazzina sono stata chiamata Mariangela…”. Poi una stoccata al mondo del cinema, quello che secondo Elisabetta aveva ormai dimenticato il padre. “Non starà al meglio, ma mio padre c’ è”, aveva scritto Elisabetta sui social pubblicando un selfie insieme a Villaggio poco prima della sua morte. ”Scoppiò il pandemonio, ma lo rifarei ancora. Lo postai d’istinto, dopo che con lui avevo visto la registrazione dei David di Donatello. Non disse nulla, ma nei suoi occhi c’era tristezza per un ambiente a cui aveva dato moltissimo e che si era dileguato. Papà non ha mai avuto un carattere facile, – ha spiegato ancora la figlia di Villaggio – è sempre stato un bastian contrario, uno che non le ha mai mandate a dire, la sua ironia a volte passava per maleducazione. Insomma, lasciarlo da parte non deve essere stato un grande sforzo…”. E il rapporto con gli amici. ”Lui con gli amici è sempre stato molto generoso: invitava e pagava per tutti. – ha spiegato ancora Elisabetta – È stato uno dei nostri motivi di contrasto. Io volevo che distinguesse tra gli amici veri e quelli che lo affiancavano per convenienza. Solo il pubblico non lo ha mai trascurato. E lui ricambiava, col sorriso”.

Dopo la morte di Paolo Villaggio, che ha commosso l’Italia, ecco arrivare le parole a sorpresa di lei, che ha passato una vita intera al fianco del comico genovese. Confessando quell’amore mai sbocciato


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