“Da balla coi lupi a balla coi tonni lo scarto non è solo zoologico”, ironizza oggi sul Corriere Renato Franco, descrivendo la parabola artistica di Kevin Costner. L’attore capace di passare dalla storia da oscar del soldato blu che si fece pellerossa al fantascientifico e costosissimo buco nell’acqua di Waterworld ci ha abituati a certi saliscendi. Ma per molti è davvero troppo vederlo ora nelle tv italiane impegnato a reclamizzare un tonno in scatola. Eccolo lì, beato su un terrazzo in costiera amalfitana, con tre eccitate casalinghe a dirgli: “Tenero…” e lui, sornione: “Si taglia con un grissino”. “Giro spot pubblicitari per poter finanziare produzioni indipendenti” si giustifica la star. Sarà vero, ma che caduta di stile. È come se George Clooney pubblicizzasse cialde per il caffè, Uma Thurman una gazzosa o Antonio Banderas biscotti e merendine… ehm… Kevin, però, è recidivo. Ricordate quando camminava beato in una valle verde? (ep)