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“Addio, ci ha dato tanti sorrisi”. Italia in lutto. Se ne va un grande dello spettacolo. Cinema e televisione le sue grandi passioni, ma i suoi “numeri” andranno avanti

 

Il cordoglio per la sua morte è arrivata da numerosi uomini politici e dello spettacolo perché per lui l’arte, l’amore per gli animali, la televisione e il cinema erano vita. ”Con lui – ha detto il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini – scompare un altro esponente di una famiglia che ha reso grande il circo italiano contemporaneo, capace di donare il sorriso a tantissimi bambini e riempire di meraviglia gli occhi di intere generazioni”. Rinaldo Orfei si è spento questa notte a Riccione a 74 anni. La notizia si è appresa dalla stampa locale. Insieme a Liana e Nando Orfei aveva dato vita alla stagione d’oro dell’arte circense nel nostro Paese, quella delle produzioni kolossal del circo Orfei. ”Il Circo a tre piste” nel 1969, ”Circorama”, primo spettacolo circense a proporre anche video proiezioni a supporto dello show il ”Circo delle Mille e una notte” (1973-1976) con parate e coreografie e ”Il Circo delle Amazzoni”, (1976-1977) composto da un cast prevalentemente femminile. Una stagione che terminò negli anni 70 con la ”divisione del trinomio”, come la definì Liana Orfei, che le è stata accanto fino all’ultimo. Dalla fine degli anni ’80 aveva proseguito la sua attività con il circo che portava il suo nome. Rinaldo Orfei è famoso anche per il suo ruolo di domatore ne ”I Clowns” del grandissimo Federico Fellini. Scrisse Giuseppe Rivarola del 1979: ”Rinaldo è ormai noto come il domatore con i guanti bianchi per le qualità di eleganza e di stile che profonde nel numero con le sette tigri del Bengala”. (Continua a leggere dopo la foto)


Imparò prestissimo ad entrare in pista col papà Paride, il clown Pippo. Aveva pochi anni di vita e già un nome d’arte: Pipino. ”Si nascondeva nei risvolti dell’ampia casacca paterna per poi improvvisare divertenti riapparizioni”, raccontava ancora Rivarola. ”Arruolatevi nel circo, imparerete un mestiere e girerete il mondo”, aveva detto qualche anno fa in una intervista durante la tournée di Palermo. Addestratore, clown, lanciatore di coltelli e grande istrione è stato anche personaggio televisivo in programmi Rai. Dal 1978, alla divisione dai fratelli, fu anche direttore di un proprio complesso circense, portando avanti l’icona dell’addestratore carismatico di tigri. (Continua a leggere dopo le foto)

 

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”Il nostro è uno spettacolo per i bambini dai 3 ai 90 anni – aveva detto Orfei – Il cinema è finzione il circo è tutto dal vero, è uno spettacolo reale”. Picchiare gli animali? ”Sadismo, ignoranza, inciviltà, e guai a chi lo fa. Il motto degli Orfei è sempre stato rispetta la natura, ama gli animali, sarai sempre nostro amico”. Cordoglio per la morte di Rinaldo Orfei è stato espresso dal Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. ”Con Rinaldo Orfei – ha detto il ministro – scompare un altro esponente di una famiglia che ha reso grande il circo italiano contemporaneo, capace di donare il sorriso a tantissimi bambini e riempire di meraviglia gli occhi di intere generazioni”.

“Un angelo ci ha lasciato”. Lutto nel mondo del cinema: a soli 20 anni ha perso la vita in circostanze tragiche e misteriose. Una vita incredibile fatta di successi, ma anche di solitudine. L’ultimo messaggio su Twitter che lascia senza parole

 


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