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“Era minuscolo, non avevo idea di cosa fosse né di cosa dargli da mangiare e nemmeno il veterinario mi ha saputo aiutare! C’ho provato, non meritava di essere buttato via, qualunque cosa fosse. È cresciuto, sembrava uno scoiattolo ma mi sono resa conto che non lo era… ommiodioooo era un… ‘’

 

Trova un esserino ‘sconosciuto’, lo alleva e oggi i due sono inseparabili. I protagonisti di questa storia sono una ragazza e un animaletto simpatico, dolce e molto affettuoso. ”Ho trovato questo minuscolo esserino in fin di vita qualche mese fa. – ha raccontato la giovane – Accanto a una moneta era circa il doppio, pesava solo 4 grammi. Non avevo la più pallida idea di cosa fosse, così sono andata dal veterinario. Nemmeno lui è stato in grado di riconoscerlo, mi disse che era troppo piccolo e mi diede dei piccoli consigli per nutrirlo e crescerlo. Lo nutrivo ogni 3 ore, gli davo un ‘biberon speciale’ e dopo ogni poppata si addormentava. Veramente passava la maggior parte del tempo a dormire! Ero felice, cresceva, anche se devo ammettere che ero diventata un po’ paranoica, controllavo ogni 5 minuti se respirava! Eravamo felici, cresceva sempre di più”. Con il passare delle settimane il piccolo animaletto cresceva e  somigliava sempre di più a uno scoiattolo. ”Ero quasi convinta che lo fosse – ha spiegato la ragazza – ma mi sbagliavo. Ripenso sempre al momento in cui l’ho trovato. Se non fossi passata di lì, se non l’avessi raccolto”. (Continua a leggere dopo la foto)


”Solo al pensiero mi si spezza il cuore. Oggi non prende più il biberon, mangia gli insetti e per noi è un membro della famiglia a tutti gli effetti! Non potrei immaginare la mia vita senza lui!”. Dopo qualche mese la ragazza ha scoperto la vera identità di quel piccolo animaletto che aveva accudito con tanto amore. Era un meraviglioso petauro dello zucchero, uno Sugar Glider, conosciuto anche come lo scoiattolo volante. Si tratta di un piccolo marsupiale della famiglia dei Petauridi. La sua caratteristica principale è la capacità di spiccare lunghi salti planati grazie alla membrana estensibile che collega gli arti. Il nome scientifico del petauro è Petaurus Breviceps (che in latino significa ‘acrobata dalla testa corta’) e viene detto ‘dello zucchero’ perché ama gli alimenti dolci come carote, mele, insalata, zucchine, banane, pere, uva, cetrioli, pesche, albicocche e anche qualcosa di un po’ più esotico come mango o papaia. (Continua a leggere dopo le foto)

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”Guardate che occhioniiii… quando mi guarda, – ha raccontato ancora la giovane – io mi squaglio! Vi ho raccontato questa storia per un motivo. Voglio che mi aiutiate a condividere una cosa molto importante e voglio che ne facciate tesoro: ‘salvare un animale non cambierà il mondo, ma cambierà il mondo di quell’animale!’. Sensibilizziamo tutti insieme l’animo umano! Un piccolo gesto da parte di ognuno di noi può davvero fare la differenza!”. Il prezzo di un petauro dello zucchero si aggira in media intorno ai 150 euro e, tenendo conto che si tratta di un animale sociale che non può stare da solo in quanto soffrirebbe di depressione, occorre acquistare almeno due petauri. In più, avendo questo animale domestico bisogno di parecchio spazio, non potrete certo confinarlo in gabbie per conigli o altre sistemazioni simili, occorre una voliera per uccelli abbastanza grande (con una altezza intorno ai due metri) nella quale sistemare qualche nascondiglio e tutto quel che può servire: rami, ciotola del cibo e beverino, qualche gioco e vari accessori.

“Voleva solo difenderci”. I ladri entrano in casa per fare il loro colpo ma trovano il cane. Lui reagisce per provare a cacciarli e quello che gli fanno è assurdo: le foto ora stanno facendo il giro del web. Come è ridotto il povero animale


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