Il 4 agosto Sinéad O’Connor aveva condiviso un commovente video su Facebook in cui, disperata, descriveva la sua personale battaglia contro i problemi psicologici di cui soffre da tempo, arrivando a pronunciare frasi preoccupanti come ”sto combattendo, combattendo, combattendo, combattendo e combattendo ogni giorno – come milioni di individui come me – per restare viva, e lo faccio perché voglio bene alle persone che mi stanno aiutando. Non lo faccio per me. Se fosse stato per me, sarebbe già finita”. In risposta, Fiona Apple ha pubblicato lo scorso 10 agosto un breve clip su YouTube in cui definisce la O’Connor come un eroe: ”Ho appena visto il tuo video, e non voglio che tu ti senta così. – ha detto la cantautrice – Non voglio che tu ti senta così. Hai dato tanto. Vorrei poterti essere utile in qualche modo. Sono tua amica, questo è tutto quello che volevo dirti, e sei la mia eroina”. La vita di Sinead O’Connor non è mai sembrata semplice. Polemica, dal temperamento difficile e dalla psicologia complessa, la sua situazione psicologica è però drasticamente peggiorata da quando è uscita dal circuito musicale, abbandonata da mariti e manager. L’ultimo album, con quel titolo che già dice molto, I’m Not Bossy, I’m the Boss (‘Non sono autoritaria, sono il boss’), risale al 2014. (Continua dopo la foto)
Poi nient’altro, se non notizie patetiche che la riguardano. Già nel novembre del 2015 aveva pubblicato sul suo profilo Facebook quello che è sembrato essere un ultimo messaggio prima del suicidio, in cui annunciava di aver assunto un’overdose di stupefacenti. Poi, per fortuna, arrivò la rassicurazione delle autorità irlandesi: l’artista è “sana e salva” e sta ricevendo le cure mediche del caso. Nel maggio dello scorso anno, l’ennesima paura sulle sue condizioni di salute: Sinead sparisce dopo essere uscita per un giro in bicicletta, mentre si trova a Chicago. La polizia diffonde una allerta perché il caso viene dichiarato come un “potenziale suicidio”. Fortunatamente, la cantante viene ritrovata, sana e salva, dopo un solo giorno di ricerche. (Continua dopo le foto)
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Pochi mesi dopo, a ottobre, l’ennesima ‘confessione’ pubblica: “Mi sono disintossicata, dopo trent’anni passati a farmi le canne”, scriveva su Facebook. “Ora posso affermare con fierezza di avere gli esami puliti e di poter affrontare il prossimo anno in un ambiente di vita sobrio. Tutto questo con un sistema di supporto, che per me è una novità”. Il 15 ottobre Sinead si è dovuta sottoporre a un intervento chirurgico al fegato che ha minato ulteriormente il suo morale: “Sono dovuta andare al pronto soccorso. Il fegato è andato e mi sta uccidendo. Non riesco a respirare bene e sono tutta dolorante. Sto scrivendo mentre sono sola. In pratica, la storia della mia vita. Vorrei non essere così sola, al mondo. Dovrei meritarmi qualcosa o qualcuno dopo tutti questi anni, e dopo aver dato così tanto. Sono scioccata da quanto sia rimasta sola”.