Non si sa molto sul fermo (apparentemente immotivato) del regista libanese Ziad Doueiri. Da quel poco che è trapelato sembra che Doueiri sia stato fermato nella notte a Beirut, di ritorno dalla Mostra di Venezia dove il suo nuovo film The Insult ha ricevuto un premio. Le autorità libanesi lo accusano di “collaborazionismo col nemico israeliano”, una sorta di arresto dettato da motivazioni politiche quindi. Doueiri, che ha anche passaporto francese, aveva in parte girato il suo precedente film, The Attack del 2012, in Israele, paese con cui il Libano è in guerra dalla sua fondazione più di 60 anni fa. In quel film, al bando in Libano e in molti paesi arabi, un chirurgo palestinese che vive a Tel Aviv scopre che l’attacco suicida avvenuto in città, in cui hanno perso la vita 17 persone, è stato messo in atto da sua moglie. Citato dai media libanesi, Doueiri ha affermato di esser stato trattenuto per un’ora e mezza ieri sera all’arrivo all’aeroporto di Beirut e di esser stato poi rilasciato: “Mi hanno sequestrato i miei due passaporti libanese e francese e oggi devo comparire di fronte al tribunale militare”. (Continua dopo la foto)
Questa mattina alle 9, Doueiri è comparso davanti a un tribunale militare per rispondere di alcune accuse, anche se lui stesso non capisce il motivo di questo attacco: “Sono profondamente ferito da questa cosa. Sono tornato in Libano con un premio vinto a Venezia. La polizia libanese ha autorizzato la proiezione del mio film. Non ho idea di chi sia responsabile per quanto successo, scopriremo in tribunale chi c’è dietro questa storia”, ha spiegato Doueiri, già assistente alla regia di Quentin Tarantino e acclamato a livello internazionale. In seguito i passaporti gli sono stati restituiti. L’ex moglie e co-sceneggiatrice per The insult, Joelle Touma, ha chiarito che Doueiri si stava recando a Beirut per la prima del suo nuovo film, prevista questa settimana. (Continua dopo la foto e il video)
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Per il suo ruolo da protagonista in “The insult”, a Venezia è stato premiato l’attore palestinese Kamel El Basha. La notizia del fermo di Doueiri è stata rilanciata nella notte con un Tweet anche dal direttore della Mostra di Venezia, Alberto Barbera. Solo qualche giorno fa era stato annunciato che il ministro della cultura libanese aveva scelto L’Insulto come candidato alla nomination come miglior film straniero agli Oscar 2018. In Italia la pellicola sarà distribuita da Lucky Red.
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