L’artista Christo è morto all’età di 84 anni. Christo Vladimirov Javacheff, considerato uno dei più significativi esponenti della Land Art ed è noto in particolare per i suoi progetti ed esecuzioni di “impaccaggi” di celebri edifici pubblici e di scenari naturali, è deceduto nella sua casa di New York.
Con la moglie e partner Jeanne-Claude Denat de Guillebon, deceduta nel 2009, l’artista in passato aveva espresso la volontà – in caso di morte – di affidare ai propri collaboratori la realizzazione delle opere già programmate. In particolare, rimane in piedi il progetto legato all’Arco di Trionfo, a Parigi, per il periodo 18 settembre – 3 ottobre 2021. (Continua a leggere dopo la foto)
L’operazione per impacchettare il monumento, già slittata una prima volta in autunno da questa primavera, aveva dovuto essere ulteriormente spostata a causa dell’epidemia di Covid-19. Nel 2016 Christo aveva creato The Floating Piers, una passerella galleggiante per camminare sul lago d’Iseo. (Continua a leggere dopo la foto)
“Christo ha vissuto al massimo la sua vita, non solo sognando ciò che sembrava impossibile ma arrivando a realizzarlo. Le opere d’arte di Christo e Jeanne-Claude hanno riunito le persone nelle esperienze condivise in tutto il mondo, e il loro lavoro continua a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi”, si legge sulla pagina Facebook dell’artista. (Continua a leggere dopo la foto)
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Nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria, Christo, questo il suo nome d’arte, ha studiato a Sofia e dopo essere fuggito dalla Bulgaria nel 1957, si stabilì brevemente a Praga, poi a Vienna, Austria e quindi a Ginevra. Nel 1958 Christo si stabilì a Parigi, dove incontrò Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935-2009), non solo sua moglie ma anche compagna di vita nella creazione di opere d’arte ambientali monumentali.
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