“Si. Sospetto di tutti gli uomini adulti che abitano in queste maledette palazzine dove esiste una umanità malata. Soprattutto per quanto riguarda chi ha toccato mia figlia”: Mimma Guardato, la mamma di Fortuna Loffredo, la bimba violentata e uccisa al Parco Verde di Caivano, si racconta al Mattino. “Ho sospetti più che fondati su chi ha ucciso mia figlia – dice – L’ho ripetuto diverse volte anche davanti al giudice, che mi sembra una persona in gamba, così come i carabinieri che stanno facendo le indagini. La mia bambina, quando metteva piede fuori dalla porta di casa, non dava confidenze a nessuno, quindi, se violenze ci sono state, le ha commesse uno, o anche più di uno, che lei conosceva e di cui fidava. Forse chi ha analizzato quei disegni, quando parlava del mancato senso di sicurezza a casa, intendeva dire questo maledetto posto, non queste quattro mura. Tra queste palazzine c’è un mostro: bisogna fermarlo prima che faccia altro male”.
Intanto l’analisi dei disegni di Chicca effettuata da un gruppo di esperti, confermerebbe la tesi secondo la quale gli abusi sarebbero iniziati circa tre anni prima e durati per il lunghissimo periodo successivo. Sono innegabili, infatti, le conseguenze di questo grave disagio proprio nelle immagini rappresentate dalla povera bambina che, attorno ai quattro anni, avrebbe smesso di rappresentare sia il sole che la figura maschile.