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La tua urina ha un odore cattivo? Quando preoccuparsi

La tua pipì ha un cattivo odore? Non è una cosa normale. Di norma, infatti, la pipì dovrebbe essere limpida, di colore giallo paglierino e senza odore. A volte, però, può capitare che la pipì abbia un cattivo odore. Perché? L’odore della pipì, cioè il liquido che viene prodotto dai reni durante il filtraggio del sangue, può essere influenzato da vari fattori. Alcuni, per dire, non sono preoccupanti. Il consumo di certi alimenti, per esempio, può conferire alla pipì un odore sgradevole così come l’assunzione di certe malattie. Altre volte, però l’odore sgradevole della pipì può essere il sintomo di un problema più grave. Vediamo insieme di che potrebbe trattarsi. Dicevamo che a volte l’odore cattivo della pipì può dipendere dall’alimentazione ma anche da una scarsa assunzione di liquidi. Se i liquidi sono troppo scarsi, la pipì ha infatti un odore più intenso, a causa della maggiore concentrazione di metaboliti (le scorie). Aglio, asparagi, cavolfiori sono tutti alimenti che danno alla pipì un odore sgradevole. Continua a leggere dopo la foto


Anche alcuni cibi, tra cui asparagi, cavolfiori, aglio, possono conferire alla pipì un odore molto forte e sgradevole. Anche un eccessivo consumo di integratori a base di vitamina B6 e di acido lipoico o l’assunzione di antibiotici, come amoxicillina, ampicillina, ciprofloxacina, provoca urine maleodoranti. In questi casi, dunque, non c’è da preoccuparsi. Ma l’odore cattivo della pipì può dipendere anche da alcune infezioni. Continua a leggere dopo la foto

Quando sono in corso cistiti, pielonefriti (infezioni renali), uretriti, l’odore è causato da alcuni batteri, come Proteus, Pseudomonas, Providencia, Morganella, che trasformano l’urea (una componente dell’urina) in ammoniaca. Negli anziani, per dire, la pipì odora di birra fermentata. In questi casi, quindi, è meglio rivolgersi al medico che saprà fornire la giusta cura. Il cattivo odore della pipì può dipendere anche da insufficienza epatica. Continua a leggere dopo la foto

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Non solo. Tra le cause c’è anche la chetoacidosi diabetica, una complicanza del diabete provocata da carenza di insulina: in questo caso, le urine hanno un odore dolciastro, simile all’acetone. Anche la leucinosi, la trimetilaminuria, la fenilchetonuria sono patologie che conferiscono all’urina un cattivo odore. Si tratta di tre patologie metaboliche che fanno odorare le urine rispettivamente di sciroppo d’acero, di pesce, di topo. Cosa fare? Se la puzza scompare in 48 ore, non c’è nulla di preoccupante. Se invece persiste per tre o quattro giorni è opportuno rivolgersi al medico di famiglia, che prescriverà l’esame completo delle urine e l’urinocoltura.

‘’Oddio, mi scappa ancora’’. Fai continuamente pipì e sei felice, convinta che il tuo corpo si stia liberando dalle tossine (e dalla ritenzione). Ma non è sempre così: a volte quel bisogno frequente di urinare è il sintomo di qualcosa di grave (che non è il diabete). Se questa è la tua situazione, faresti bene a prendere urgentemente un appuntamento col medico

 


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