Strozzapreti ritirati dal Ministero della Salute. E non solo, nello stesso giorno Metro ha pubblicato il richiamo di un lotto di cannucce di carta a marchio Metro Professional. In questo caso è stata rilevata una “non conformità al test di migrazione” di uno sbiancante ottico (optical brightner). Da quello che fa sapere Metro, sono interessate le confezioni da 500 pezzi da 14,5×0,6 cm e 19,7×0,6 cm con il numero di lotto 2021/09/29 P0:81-256.165.
Le suddette cannucce di carta sono state prodotte per Metro International Supply Gmbh dall’azienda Changya NewMaterial Technology Co. Ltd nello stabilimento di n.766 Dongsheng Road, Jiaochuan Street, distretto di Zhenhai, Ningbo, nella provincia ZheJiang, in Cina. Fa sapere l’azienda che a scopo precauzionale, Metro raccomanda di non utilizzare o distribuire il prodotto e di riconsegnarlo al punto vendita d’acquisto. Chiunque le avesse comprate quindi è il caso che stia molto attento.

Strozzapreti ritirati dal Ministero della Salute: frammenti metallici all’interno
Arriva invece dal ministero della Salute, la segnalazione e il successivo richiamo precauzionale da parte del produttore, di un lotto di strozzapreti del Fumaiolo a marchio Fumaiolo. Il Ministero fa presente che potrebbero essere presenti frammenti metallici dovuti alla rottura di un pezzo di attrezzatura di lavoro.

Strozzapreti ritirati dal Ministero della Salute: il prodotto in questione è venduto in pacchetti da 400 grammi con il numero di lotto 004/22 e il termine minimo di conservazione (Tmc) 31/03/2023. La nota chiarisce che gli strozzapreti richiamati sono stati prodotti dall’azienda Fumaiolo Srl. Più precisamente nello stabilimento di via dei Laghi 32/b, ad Alfero Verghereto, nella provincia di Forlì-Cesena (marchio di identificazione IT H 507 P CE).

⚠️I #richiami del giorno: strozzapreti con possibili corpi estranei e cannucce di carta non conformi
— Il Fatto Alimentare (@FattoAlimentare) June 30, 2022
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Proprio come per le cannucce, in via cautelativa, l’azienda raccomanda di non consumare gli strozzapreti con il numero di lotto indicato e restituirli al punto vendita d’acquisto. Basterà quindi riconsegnare il prodotto al negozio per essere rimborsati o per ricevere un cambio merce. Lo riporta uno dei report quotidiani de Ilfattoalimentare.it.
“Rischio salmonella”. Ritiro dei prodotti alimentari dai supermercati: l’avviso del ministero