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“Sete, stanchezza e tanto altro”. I sintomi del diabete che non dovete ignorare: una malattia cronica che colpisce quasi 4 milioni di italiani

 

Il diabete è una malattia che si caratterizza per la presenza di quantità eccessive di glucosio (zucchero) nel sangue. L’eccesso di glucosio, noto con il termine di iperglicemia, può essere causato da un’insufficiente produzione di insulina o da una sua inadeguata azione; l’insulina è l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. I sintomi del diabete variano a seconda della tipologia di questa malattia cronica. Il diabete di tipo 1 è spesso di più semplice diagnosi, mentre per il tipo 2 esistono diversi sintomi meno indicativi: per una corretta diagnosi bisogna in entrambi i casi rivolgersi al proprio medico di famiglia. Stanchezza, forte febbre e sete sono alcuni dei sintomi diabete da tenere sotto controllo. Secondo gli ultimi dati della Società italiana di diabetologia, questa malattia cronica colpisce 3.7 milioni di italiani. La cosa più preoccupante è che molte persone ignorano i sintomi del diabete, poiché li confondono con altri disturbi comuni. Difatti, si stima che un paziente su tre non sappia di soffrire di diabete, fattore che aumenta il rischio di complicazioni pericolose. (Continua a leggere dopo la foto)


Per questo motivo, è importante conoscere quali sono le sue prime manifestazioni e quando è bene consultare un medico e realizzare i dovuti esami. Sete. Questo sintomo è relazionato al punto anteriormente citato. Dato che l’organismo perde troppi liquidi, i vari sistemi del corpo cercano di recuperarli inviandoci come segnale la sensazione di sete. Altri sintomi sono la bocca secca, fatica e spossatezza, problemi alla vista, infezioni, intorpidimento e formicolio alle estremità del corpo, inspiegabile perdita o aumento di peso e difficoltà nel cicatrizzare. Una volta riscontrati i primi sintomi diabete, ci si può rivolgere al proprio medico per farsi prescrivere i test di laboratorio per la diagnosi della patologia. (Continua a leggere dopo le foto)

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Dei semplici esami del sangue sono in grado di rilevare i livelli di glicemia (dopo un digiuno di 8 ore) che, se superano i 126 mg/dl, sono da considerarsi sintomatici del diabete. Il test successivo, dell’emoglobina glicata, è in grado di valutare la media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi. Se superiore a 6.5% può indicare la presenza di diabete. Per il diabete di tipo 2 esistono diversi trattamenti. La diffusione di questa tipologia è in gran parte collegata all’aumento dell’obesità e alla sedentarietà, pertanto una corretta alimentazione e un’attività fisica costante rappresentano il cardine del trattamento del diabete.

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