È tutto collegato: il basso comunica con l’alto e viceversa. Una coordinazione perfetta, talvolta oltre l’immaginabile. Diversi studi indicano che farlo più volte a settimana dà benefici di vario genere, dall’antistress al sistema immunitario.
È lo stesso corpo a segnalare quando l’organismo e il cervello ne hanno bisogno attraverso una serie di warning. Si accendono, diciamo così, dei campanellini d’allarme. Ed è bene non evadere.
1) Uno di questi è dato dalle cosiddette fantasie diurne, rappresentazioni mentali costruiti dall’inconscio. Si avverte un desiderio che ha il sesso come oggetto principale.
2) Diversi esperti sono concordi nell’indicare il cattivo umore come mancanza di una giusta dose di intimità, momenti in cui qualsiasi cosa sembra esasperante, insopportabile.
3) Poi c’è il “pensiero fisso” o almeno molto frequente: si pensa con regolarità a un qualcosa, in questo caso il sesso, che si brama e una volta ottenuta ci si sente liberi.
4) Da non sottovalutare è una improvvisa attrazione sessuale. Talvolta si comincia a guardare a una persona con occhi diversi; all’improvviso ti ispira fisicità mentre prima appariva quasi o totalmente indifferente.
5) Il campanello di allarme più percettibile è di sicuro il ricorso al “fai da te” che di per sé non è un male ma può diventarlo quando si vive un rapporto di coppia che dovrebbe di sicuro attenuare la frequenza dell’autoerotismo.
6) Nei momenti di “necessità” cambia anche la stimolazione sessuale. Un gesto, un comportamento, lo stesso tatto, sembrano cambiare, producendo uno stimolo erotico oltre la normale carica che quel gesto o quella situazione hanno.
Non va tuttavia dimenticato che il sesso non è una necessità come nutrirsi e dormire ed è dunque chiaro che gli istinti possono essere, in questo caso, anche posticipati o disattesi.