È la seconda causa di morte in Italia, il primo motivo di ospedalizzazione, ma non riceve tutta l’attenzione che meriterebbe. Lo scompenso cardiaco è una patologia troppo spesso sottostimata e considerata come indissolubilmente legata all’età. Per migliorarne la conoscenza l’Aisc, Associazione italiana pazienti scompensati cardiaci, da 4 anni è impegnata in campagne di prevenzione e sensibilizzazione. A Salerno, nelle sale dell’Hotel Polo Nautico, l’evento ‘Il segreto della longevità nel Cilento a servizio del paziente’ è stato un’altra occasione di dibattito e di confronto fra pazienti, istituzioni locali, nazionali ed europee, dirigenti sanitari, medici e infermieri. Obiettivo: mettere a punto e adottare un nuovo modello di cura legato alle esigenze del territorio, per una corretta presa in carico del paziente.
La pratica ha dimostrato che, nonostante un’età avanzata, un paziente efficacemente preso in carico può migliorare sensibilmente la propria aspettativa e qualità di vita. Creare una sinergia fra tutti gli attori è un altro importante risultato che Aisc sta raggiungendo non solo in Campania, ma in tutta Italia. (continua dopo la foto)
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“Non mi piace parlare di numeri – precisa – ma per lo scompenso cardiaco è necessario farlo. Sono fondamentali, perché non c’è informazione. Il sistema sanitario è inadeguato rispetto alla crescente domanda di assistenza e cura di questa patologia cardiaca. Esiste un problema gravissimo. Le linee guida vengono seguite dalle Istituzioni, ma non sul territorio dove i messaggi restano del tutto inascoltati”.
Caffeina news by AdnKronos