La Lego è troppo “maschilista”? Quello delle costruzioni è un gioco che, in verità, ha appassionato soprattutto i maschietti. Ma i tempi cambiano anche per i mattoncini colorati. Lo sa bene Charlotte Benjamin, una bimba di sette anni che inconsapevolmente sta contribuendo alla svolta produttiva della nota azienda danese. La bimba, aiutata dal padre, ha scritto alla Lego lamentandosi della poca presenza femminile nei personaggi delle costruzioni. Perché, dice, i piccoli maschi di plastica fanno tutto e le donne molto meno. Difatti a fronte di un personaggio uomo ce n’è solo uno “in gonna”. Una riflessione che la Lego stava già facendo ma la “lamentela” di Charlotte ha accelerato il percorso. Ecco, dunque, nei negozi lo scienziato donna e altre piccole figure arriveranno. Pari opportunità anche nel gioco: è ciò che chiede la bimba, vuole che anche le donne delle costruzioni possa lottare con gli squali.