Ecco dei consigli utili per un efficace prevenzione dell’incontinenza urinaria.
1) Durante la gravidanza, si possono prevenire i problemi urinari con esercizi di educazione agli sforzi di espulsione del bimbo e imparando a controllare i muscoli del piano perineale. Dopo il parto, meglio seguire la rieducazione, capace di migliorare l’efficienza dei muscoli, così da diminuire il rischio di incontinenza urinaria.
2) Per chi ha qualche chilo di troppo, è importante controllare e regolarizzare le abitudini alimentari: il sovrappeso, infatti, aumenta il peso che grava sul perineo e può causare delle perdite di urina durante gli sforzi. Ricordatevi di bere in maniera adeguata: un litro e mezzo di acqua al giorno è la quantità media consigliata. Evitate, però, un consumo eccessivo di tè e caffè.
3) Durante la menopausa, può essere utile seguire un trattamento ormonale sostitutivo per ridare trofismo, tono e migliore vascolarizzazione al tessuto delle zone uretrali, periuretrali e vaginali. 4) In generale, a ogni età è importante la tonificazione dei muscoli del pavimento pelvico. Questo tipo di fisioterapia è generalmente considerato la prima cura per l’incontinenza da sforzo. Se si eseguono regolarmente esercizi di rieducazione pelvica per un periodo di 3-6 mesi, l’incontinenza leggera o moderata può infatti migliorare, o addirittura guarire. Non bisogna tuttavia dimenticare che occorre continuare a eseguire gli esercizi affinché l’effetto perduri nel tempo. Non è mai troppo tardi per incominciare e i miglioramenti sono possibili anche a 70-80 anni. Particolarmente famosi ed efficaci sono gli esercizi di Kegel
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5) Attente se fumate: non è il fumo di per sé a provocare l’incontinenza, ma la tosse che lo accompagna, la quale può esercitare una pressione sulla vescica. Ecco dunque un altro buon motivo per pensare seriamente di smettere.
6) È importante non sottovalutare la cura della propria igiene intima, soprattutto in caso di perdite di urina durante la gravidanza e la menopausa, prevenendo così il rischio di irritazioni e infiammazioni. I detergenti più appropriati hanno un pH pari circa a 5, rispettando così la naturale acidità dell’area vaginale. I comuni saponi sono spesso alcalini (pH maggiore di 8) e non sono quindi indicati per l’igiene intima. Infine, è generalmente preferibile utilizzare biancheria intima di cotone o fibre naturali che lasci respirare la pelle.
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