Chi ne è affetto?
Qualsiasi donna potrebbe essere soggetta a incontinenza urinaria. Non si tratta, infatti, di età o di tipo di lavoro o di modo di vivere: le cause sono spesso transitorie.
Ci sono però diversi fattori di rischio legati all’incontinenza nel sesso femminile:
1) Gravidanza e parto che indeboliscono i muscoli pelvici (quasi un terzo delle donne incinte soffrono di incontinenza urinaria ed il rischio aumenta con parti successivi);
2) Menopausa che provoca una carenza ormonale e l’indebolimento della vescica (un rilassamento dei tessuti uterini e un cambiamento delle mucose potrebbero portare all’incontinenza);
3) Costipazione (la costipazione cronica ha delle conseguenze sui muscoli pelvici e quindi direttamente sul sistema di continenza);
4) Infezioni delle vie urinarie (che portano a un restringimento dell’uretra);
5) Fattori ereditari come l’origine etnica (le donne asiatiche e nere, per esempio, hanno meno problemi di incontinenza);
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6) L’obesità;
7) Scarsa attività fisica. Anche in ragazze giovani, l’abbandono improvviso dell’attività fisica può causare fenomeni di incontinenza;
8) Il fumo. Chi fuma, infatti, si espone ad una maggiore debolezza della muscolatura pelvica (a causa della tosse che lo accompagna);
9) Infine, l’incontinenza è legata indirettamente alla depressione, in conseguenza all’assunzione di farmaci antidepressivi o antipsicotici. In questo caso, aggrava i sintomi della malattia principale.