“Rischio chimico”. Patatine ritirate dal supermercato: l’annuncio del Ministero della Salute. Come spesso accade in fase di controllo, l’ente ha la possibilità di sospendere la vendita di alcuni prodotti che segnala come nocivi per la salute. In questo caso parliamo della amatissime patatine in busta, quelle per l’aperitivo per intenderci. Per il Ministero della Salute la causa è un potenziale rischio chimico che potrebbe compromettere la sicurezza dei consumatori.
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Questi avvisi, pubblicati con un certo ritardo sul portale ufficiale dedicato alla sicurezza alimentare, riguardano specificamente tre tipi di patatine prodotte sotto il marchio “La-La Chips“: “Chips Lala Fish Vinegar”, “Chips Lala Fish Sweet Chili” e “Chips Lala Fish Cracker classic“. Il richiamo è stato esteso a tutti i lotti di produzione e a tutte le date di scadenza di questi prodotti, indipendentemente dal peso delle confezioni, che possono essere da 50 o 100 grammi.
“Rischio chimico”. Patatine ritirate dal supermercato
La causa principale di questo provvedimento precauzionale è stata l’identificazione di un colorante alimentare utilizzato nella produzione delle patatine che non è conforme alle normative vigenti, presentando quindi un rischio chimico per chi consuma questi snack. Le patatine in questione sono state prodotte dalla “Newtoon food Filippine” nelle Filippine e distribuite in Italia dalla ditta Fresh Tropical S.r.L. By Jawad.
Per mitigare i rischi e proteggere i consumatori, le confezioni di patatine non vendute sono state prontamente rimosse dagli scaffali dei negozi. Tuttavia, il Ministero della Salute ha anche invitato coloro che hanno già acquistato uno dei prodotti interessati dal richiamo a non consumarli e a restituirli al punto vendita per un rimborso o una sostituzione.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di vigilanza sulla sicurezza alimentare, come dimostra il recente richiamo di altri snack, in particolare delle palline di mais al formaggio (cheese balls) vendute sotto il marchio Current, anch’esse ritirate dal mercato per la presenza di un colorante non autorizzato. Questi snack, prodotti dall’azienda Yashoda Foods PVT LTD in Nepal, sono stati soggetti a richiamo per tutti i lotti di produzione con scadenza fino al 14/10/2024.
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