Le feste natalizie si avvicinano e voi sentite crescere l’ansia di minuto in minuto? Troppe cose da fare, cene e pranzi da programmare, i regali da comprare (che siano originali ed economici, ovviamente!), la casa da pulire a fondo e poi decorare, i parenti ai quali sorridere nonostante durante il resto dell’anno si cerca di evitarli il più possibile… e il tutto tra una corsa in ufficio e le scadenze da rispettare. Tutto questo può essere davvero troppo per chiunque, figuriamoci per chi ogni anno si fa carico dell’intera “questione Natale”. Inutile dirlo, quasi sempre tutto lo stress natalizio lo devono affrontare le donne. È proprio a loro, le supereroine di casa, che dedichiamo i prossimi quattro consigli forniti dalla psicoterapeuta Paola Vinciguerra per uscire indenni dalle festività più caotiche dell’anno. Il principio alla base della salvaguardia del proprio benessere psicologico in fasi di stress acuto da organizzazione è sempre e solo uno: la perfezione assoluta non esiste, rinunciamoci. Qualcosa andrà storto e l’imprevedibile è in agguato, quindi sangue freddo. Partiamo dal primo problema: i regali. Ogni anno aumentano, mentre solitamente il budget a disposizione diminuisce. (Continua dopo la foto)
Ricordate inoltre che si può regalare qualsiasi cosa, non solo oggetti ma anche e soprattutto momenti insieme. Un caffè o un aperitivo con le amiche, per esempio, può essere un ottimo regalo che disimpegnerà tutte. Sentite già l’ansia da prestazione per l’organizzazione di pranzi e cene? Fermatevi a riflettere sull’importanza della convivialità e condivisione. Invitare ospiti a cena deve essere un piacere, non una gara di performance. Ideate un menu semplice e iniziate le preparazioni un po’ prima, magari congelando quello che è possibile. Soprattutto fatevi aiutare dagli altri invitati: non solo li coinvolgerete ma dividerete buona parte della fatica. Per concludere passiamo allo scenario natalizio apocalittico per eccellenza: il tempo da trascorrere con persone che subiamo e non abbiamo scelto, per cui qualche volta la tensione può essere alta. I famosi parenti serpenti. (Continua dopo la foto) {loadposition intext}
Dover avere degli incontri non graditi ha delle conseguenze precise scatenate da un disagio emotivo, che può manifestarsi con nausea, disturbi digestivi, mal di stomaco e mal di testa. Spesso siamo noi stessi a complicare ulteriormente le dinamiche familiari a causa di sensi di colpa e cattiva comunicazione. Prima di tutto, la tradizione non è una prigione! Se anche il partner è d’accordo si possono evitare le feste in-famiglia-per-forza, magari optando per una suddivisione più elastica: un pranzo a casa dei genitori di lui e una cena da quelli di lei. I propri bisogni sono più importanti del senso del dovere e se qualcuno dovesse offendersi, prima o poi gli passerà. In fin dei conti, è Natale per tutti, anche per voi stesse.