Lo stress vi divora e, per tutta risposta, vi mordete le unghie, strappando le pellicine? Avete provato a liberarvi di questo antiestetico e doloro vizio senza apprezzabili risultati e ogni volta che rimirate le vostre unghie vi scende la tristezza in fondo al cuore? Bene, è giunto il momento di smetterla con questa tortura perché il fatto che, nonostante i quotidiani assalti, le vostre unghie continuino a ricrescere non significa che non stiate rischiando problemi maggiori. Non bisogna rosicchiare le unghie: le mamme lo ripetono in continuazione e il motivo va ben oltre gli sgraditi risultati estetici. Per impedire ai figli di rendere cronico il vizio, i genitori spesso ricorrono alla politica del terrore paventando infezioni devastanti e l’inevitabile perdita delle unghie. C’è del vero in queste minacce? Sì e no. Come spiega il dott. Antonino Di Pietro, le unghie nascono dal cosiddetto letto ungueale, che si trova al confine con le cuticole e che deve rimanere intanto per garantire la crescita delle unghie. Il fatto di mangiarsi le unghie spesso finisce con il danneggiare la pelle intorno e questo espone le mani a un maggior rischio di infezioni, tra cui la perionissi. (Continua dopo la foto)
Vivere una vita più salutare, cercando nuovi hobby o distrazioni che allontanino stress e ansia. Curare sempre le unghie, avendo cura di limarle (gli “spigoli” inducono il vizio) e applicando degli smalti amari che dissuadono dal mettere le dita in bocca. Se proprio viene voglia di “rosicchiare”, meglio usare un chewing gum o una caramella facendo però attenzione a non abusarne per evitare l’insorgere di un nuovo problema. Se le vostre unghie sono ormai danneggiate, riparatele con una crema antibiotica e ricordate sempre di evitate l’uso di cerotti. Nel caso ci sia un’infezione in atto, infatti, la copertura con garze e simili farebbe da incubatrice ai germi, favorendone lo sviluppo e aggravando lo stato infiammatorio con il rischio di farlo diventare generalizzato.