Quarta ondata sì, quarta ondata no. A prescindere da come la si pensi una cosa è certa: col Covid dobbiamo ancora avere a che fare. Se poi a parlare apertamente di quarta ondata in corso, in un’intervista a FanPage, è Matteo Bassetti, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, allora la notizia c’è. L’esperto non fa drammi: “Non c’è da terrorizzare nessuno. Non si deve dire che chiuderemo tutto, ma solo che gli italiani devono continuare a fare quello che hanno fatto fino a oggi, cioè continuare a vaccinarsi, anche con terza dose per le categorie che sono state indicate”.
“Poi – prosegue Matteo Bassetti – dobbiamo convincere i più scettici”. E qui le cose si complicano perché in tanti alberga la paura che non fa ragionare. Proviamo a farlo con le parole di Bassetti: “In Italia sicuramente stiamo vedendo un aumento dei contagi e in alcune realtà anche dei ricoveri ospedalieri, quindi io credo che ha molto più significato chiamare quarta ondata questa che non quella della scorsa estate. Noi dobbiamo sempre pensare che non siamo un Paese isolato dal resto del mondo”.

Giusto ieri, 8 novembre, Il Sole 24 Ore ha fornito mappa e dati sul Coronavirus in Italia. I nuovi casi sono stati 4197, i morti 38, i dimessi e guariti +2727 con 17 persone in più in terapia intensiva per un totale di 415 pazienti. Matteo Bassetti si rivolge direttamente ai No Vax: “Credo che anche la forza di queste persone stia progressivamente calando, perché la gente vede che la politica vaccinale è l’unica risposta in questo momento, perché comunque noi ora abbiamo una vita tutto sommato molto simile a quella che avevamo prima della pandemia. C’è la rottura di scatole della mascherina, ma non ci sono più limitazioni così enormi della nostra quotidianità”.

“Oddio mi sono dimenticato la mascherina!”. Quante volte avete detto questa frase negli ultimi – ormai – due anni? Sì, perché se in un Paese come il Giappone la mascherina fa parte della quotidianità da tempo, da noi questo dispositivo medico è una novità recentissima. E, onestamente, non se ne può più. Anche Fabrizio Pregliasco, tuttavia, invita all’ottimismo: “Natale normale? Dico assolutamente di sì, anche se con un po’ di attenzione”.



Dunque Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco, due dei massimi esperti sul Coronavirus in Italia, sono d’accordo. Era ora, penseranno i cittadini piuttosto confusi dai contraddittori pareri degli specialisti sulla questione. “Non siamo sicuramente tranquilli – conclude Matteo Bassetti – ma sono molto ottimista. Nei prossimi due mesi avremo molto da fare, ma non credo che si riproporranno quei numeri che abbiamo visto l’anno scorso. D’altronde chi fa questo mestiere, medici e infettivologi, sa che novembre, dicembre e gennaio sono i mesi storicamente più impegnativi. Prima c’era l’influenza e altri virus respiratori, ora c’è anche il Covid. Stringiamo un altro po’ i denti. Con tutti gli strumenti che abbiamo oggi sono sicuro che faremo anche un Natale come lo abbiamo sempre fatto, sarà un “Natale salvo”. Dopodiché bisogna dire che gli italiani sono bravi”.