Marco Carta lo scorso giugno è stato ‘preso per i capelli’: una grave malattia lo ha colpito. Inaspettatamente, il cantante nato ad Amici di Maria De Filippi ha visto il mondo crollarsi addosso. Oggi, per la prima volta, ne ha parlato nel salotto di Barbara d’Urso, a Domenica Live. Da Carmelita, infatti, il vincitore del Festival di Sanremo ricorda quei giorni terribili: un’ulcera come diceva la nonna? Niente affatto. “Ero in treno, dovevo andare a cantare ad Assisi – racconta Marco Carta a Barbara d’Urso – sono stato talmente male che il capotreno ha fermato il treno. Mi hanno fatto scendere e c’era un’ambulanza che mi aspettava. Mi hanno tenuto ad Arezzo un paio di ore in osservazione. Sono voluto comunque andare ad Assisi a cantare”. E ancora: “La notte stavo malissimo, sono tornato a Milano, sempre con dolori fortissimi. Mi sono reso conto che stavo talmente male quando non riuscivo a capire cosa stavano dicendo in tv, ho chiamato i miei amici e mi sono fatto ricoverare”.
Marco Carta, a Domenica Live, spiega ancora che: “Dopo la tac hanno visto che nell’addome tra l’ombelico e lo sterno c’era una macchia gigantesca e la dottoressa ha detto ‘o è un’ulcera o una diverticolite, spera che sia un’ulcera perché con la diverticolite dobbiamo metterti la sacca esterna’”. (Continua a leggere dopo la foto)
Invece, come spiega lo stesso cantante italiano: “Era diverticolite. Mi hanno portato subito in sala operatoria. Ero molto grave, mi hanno ripreso per i capelli, perché io per resistere prendevo antidolorifici, ma per fortuna non è stata necessaria la sacca”. Mi hanno aperto l’addome con i ganci che lo tenevano separato e mi hanno messo i punti metallici. Appena sveglio mi sono toccato per vedere se avevo sacche esterne”. Per Marco, dunque, solo un grande spavento. Ma cos’è la malattia che lo ha colpito e per poco non lo ha strappato alla vita terrena ancora giovanissimo? (Continua a leggere dopo la foto)
La diverticolite è una malattia molto comune nel mondo occidentale e rara in Africa e in Asia. Nel mondo occidentale circa il 35% delle persone soffrono di diverticolosi; la malattia diventa più frequente con l’avanzare dell’età fino ad essere particolarmente comune in coloro che hanno una età superiore ai 50 anni. La diverticolite può essere accompagnata da sintomi come dolore addominale, nausea, febbre, vomito e diarrea, correlati nelle analisi del sangue da alti valori di proteina C reattiva. Se la febbre è alta intermittente e associata a brividi, ha le caratteristiche di una febbre settica, e probabilmente è settica l’origine della diverticolite. La rottura della parete intestinale in seguito a diverticolite (perforazione) porta a gravi complicanze, prima fra tutte la peritonite, con il riempimento della cavità peritoneale di colonie di batteri che aumentano seriamente il rischio di sepsi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ma quali sono le cause che portano alla diverticolite? Lo sviluppo di diverticoli del colon viene ritenuto essere il risultato dell’aumento della pressione intraluminale del colon. Il sigma ha il diametro più piccolo di qualsiasi porzione del colon e quindi è la porzione in cui si ha la massima pressione intraluminale. “Una dieta ricca di fibre e la maggiore frequenza dei movimenti intestinali sono associati a una maggiore, piuttosto che minore, prevalenza di diverticolosi”. Tra le complicazioni della diverticolite, i batteri possono successivamente infettare l’esterno del colon, se un diverticolo infiammato si rompe. Se l’infezione si diffonde alla sierosa della cavità addominale (peritoneo) questo può causare una peritonite potenzialmente fatale. A volte i diverticoli infiammati possono causare restringimento dell’intestino, portando a un ostacolo. Inoltre, la parte interessata del colon può aderire alla vescica o ad altri organi nella cavità pelvica, causando una fistola o una anormale connessione tra un organo e la struttura adiacente.
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