Cure personalizzate contro il cancro, tarate da un computer che analizzando tantissimi dati sa scegliere quali e quanti farmaci somministrare in base alle caratteristiche di ogni malato. É una delle nuova frontiere della ricerca ed è in questa direzione che va uno studio dell’ Unità Patologia Mammaria dell’ Ospedale di Cremona in arrivo sul British Journal of Cancer. L’equipe guidata dall’oncologo Daniele Generali ha caricato i dati di 14 pazienti, dei loro tumori e di tre farmaci (un ormonoterapico, un chemioterapico e un biologico) in un software progettato Inghilterra e realizzato in Italia che ha risposto indicando quello che funzionava meglio sul paziente. (continua dopo la foto)
L’obiettivo è ottenere la massima efficacia con il minimo danno. “Fino a qualche anno fa – spiega Dino Amadori, direttore scientifico dell’Istituto Romagnolo dei Tumori di Mendola (Forlì-Cesena) – utilizzavamo un solo farmaco per curare tutti i pazienti con un certo tipo di tumore, ma il farmaco funzionava solo su un piccolo numero di pazienti e sugli altri no. Questo perché i pazienti e i tumori non sono tutti uguali. Poi, con la target therapy e i farmaci biologici, si è scoperto che questi funzionano se il tumore e il paziente hanno determinate caratteristiche genetiche e molecolari. Ora la ricerca scientifica ha portato all’estremo questo concetto”.