Lavorare di notte diminuisce le capacità intellettuali e fa invecchiare il cervello: sono questi i risultati di una nuova ricerca pubblicata su Occupational and Environmental Medicine. Chi fa turni di notte, insomma, ha un cervello più anziano: risultano sconvolti, infatti, i ritmi di sonno/veglia e si finisce col dimostrare 6 anni in più.
(Continua a leggere dopo la foto)
Quando ci si riprende? Quando si va in pensione, ma non subito: prima di tornare “giovani come una volta”, ci vogliono 5 anni. Ma una speranza c’è: secondo il professore di biologia molecolare Michael Hastings, il processo di invecchiamento cerebrale si può fermare. Ma come? Tornando a lavorare a ritmi normali. Capito?