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“L’obesità non esiste, io ne sono la prova vivente”. La crociata contro i grassi della star tv

  • Salute

Lei si chiama Katie Hopkins ed è una giornalista inglese e da qualche tempo anche “un caso” in tutto il Regno Unito. E’ stata ribattezzata “la donna più odiata del Paese”, vuoi perché ha sempre dichiarato che per lei è importante “non far giocare i propri figli coi bambini che – a suo dire – hanno nomi inaccettabili quali Tyler o Chardonnay” vuoi per la sua ossessione maligna verso le persone sovrappeso. Ha dichiarato di recente che non assumerebbe mai un obeso o una persona grassa, perché troppo in entrambi i casi sarebbero pigri. Di più: senza mezzi termini dice di “odiare i grassi”. Una curiosa visione del mondo che non le ha risparmiato critiche, a volte feroci, forse merito delle sue tante esternazioni come queste: “Non puoi essere grasso e felice”; “Gli obesi porteranno il nostro sistema sanitario alla rovina”; “Ai bambini bisogna dire che sono grassi”. (continua dopo la foto)


Recentemente, la quarantenne ha potuto suffragare la sua “tesi sui grassi” attraverso il format tv “My Fat Story“: per tre mesi Katie Hopkins si è infatti rimpinzata di cibo e non ha praticato sport. Ha ingurgitato hamburger, dolci, patatine, frullati e cioccolato – 6500 calorie al giorno (normalmente ne bastano circa 2000). Risultato: ha messo su una ventina di chili, che poi ha di nuovo perso, sempre nel giro di tre mesi (senza personal trainer o palestra, solo con l’esercizio fisico e meno calorie). A dimostrazione del fatto che “l’obesità è assolutamente semplice da curare”. Ciò che bisogna fare, dice lei, mangiare di meno e muoversi di più. Tuttavia, concordano i medici: sono molti di più i fattori che influenzano la fame, l’appetito, la sensazione di sazietà. Non ultime: le ragioni psicosociali. Col suo docu-reality di due puntate Katie Hopkins ha sicuramente toccato un nervo scoperto. Nel suo Paese uno su quattro è considerato obeso (nel mondo, secondo uno studio pubblicato da Lancet, ogni terza persona è in sovrappeso). Alla domanda se nel frattempo ha sviluppato una sorta di comprensione per le persone in sovrappeso, dopo essere ingrassata di 20 kg, ha risposto: “Ingrassare non è stata un’esperienza piacevole. È difficile essere grassi”. Ciò non è un buon motivo per non fare nulla: “Tu hai la scelta: o prendi la strada in salita e vai fino in fondo o ti rassegni e resti infelice per sempre”. Il prossimo progetto di Katie Hopkins? Vivere per un mese come musulmana – e ballare il moonwalk col burqa. (guarda la foto sotto)

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