Bere un po’ di vino – bianco o rosso che sia – fa bene al cuore, ma solo a quello di chi fa sport. L’importante è che al bicchiere si associ un’attività fisica regolare, almeno due volte a settimana. A lanciare il monito è uno studio presentato a Barcellona, durante il congresso della Società europea di cardiologia. Gli autori assicurano: dopo ordini e contrordini sui benefici cardiovascolari del vino, “questo è il primo trial randomizzato che confronta gli effetti del vino rosso e bianco sui marker dell’aterosclerosi, in persone a rischio cardiovascolare da lieve a moderato. La conclusione è che un consumo moderato di vino”, pari più o meno un quarto di litro al giorno, “protegge il cuore solo nelle persone che fanno esercizio fisico. I 146 partecipanti al test sono stati suddivisi in due gruppi: per un anno, senza modificare la propria dieta, alcuni dovevano consumare vino rosso e gli altri vino bianco, della stessa annata e della stessa regione ceca. Sono stati quindi controllati gli effetti sui livelli di colesterolo buono Hdl (il cui aumento è ritenuto un indice di protezione cardiovascolare) e su vari parametri “spia” di aterosclerosi, fra cui il colesterolo cattivo Ldl. Nessun incremento di colesterolo Hdl è stato riscontrato nei due gruppi, tranne che nel sottogruppo degli sportivi: “In chi beveva e faceva regolare esercizio fisico i livelli di Hdl sono cresciuti, mentre quelli di Ldl e il colesterolo totale si sono ridotti. Sia con il vino rosso che con il bianco”. E con orgoglio i ricercatori affermano che “il nostro studio indica un effetto combinato tra sport e vino, protettivo per il cuore”.
