Il lavoro non ti soddisfa? Sei a rischio sovrappeso. E’ il risultato di una ricerca effettuata in Inghilterra, diffusa dal Daily Mail. Il motivo, in sintesi, è che la condizione mentale di insoddisfazione professionale facilita il ricorso al cosiddetto cibo-spazzatura. Proprio come forma di compensazione. Emerge da un sondaggio compiuto su duemila lavoratori, dal quale è emerso che più di tre quarti di loro (il 77%) risulta condizionato a tavola a seconda dell’umore che ha avuto in ufficio. Le persone intervistate hanno difatti dichiarato di mangiare cibo fast food seduti alla loro scrivania 38 volte l’anno e che ben quattro pasti a settimana sono regolati dalle dinamiche che s’instaurano in ufficio. Il rapporto sbagliato con l’alimentazione derivante dallo stress psicologico al quale siamo sottoposti durante la giornata rende il nostro approccio col cibo molto aggressivo. Non sempre si mangia per fame e scaricare la tensione trangugiando qualsiasi cosa e spesso comporta conseguenze che si ripercuotono sulla nostra salute fisica. Bruciori di stomaco e indigestioni non sono rari quando non riusciamo a dominare i nostri impulsi nervosi.
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Anche perché, rilevano gli studiosi, spesso si mangia in fretta davanti allo schermo del computer e si dedicano appena sei minuti alla pausa pranzo. Sbagliato anche il comportamento del 14% degli intervistati, che salta il pranzo per mancanza di tempo. A conferma poi dell’influenza che un ambiente lavorativo sano e soddisfacente ha sulla nostra alimentazione di contro metà degli intervistati ha affermato che in giornate lavorative particolarmente positive tende a optare per un pranzo più sano. Mangiare piatti ricchi di grassi può dare la sensazione di sollievo, ma in realtà gonfiarsi di cibo-spazzatura e pranzi pesanti spesso lascia solo una sensazione di gonfiore e di colpevolezza.
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