Era stata una gravidanza preoccupante sin dall’inizio tanto che i medici dell’ospedale avevano consigliato a una giovane coppia in attesa del loro primo figlio di non scartare l’aborto e di prenderlo seriamente in considerazione. La mamma, infatti, aveva avuto problemi già dopo 20 settimane di gravidanza e il bimbo che portava in grembo non sembrava aver speranze. Quello che è accaduto a Paul Morris e a sua moglie Mhairy, residenti nel West Sussex, in Inghilterra, è però un’incredibile storia di istinto materno e voglia di non arrendersi. A raccontarla è Metro: Mhairy, 34 anni, si erano rotte le acque dopo cinque mesi di gravidanza, a causa di una membrana danneggiata, ma i medici dell’ospedale locale erano certi che il feto non sarebbe riuscito a sopravvivere e, per evitare complicazioni, consigliarono subito l’aborto.

La donna, però, non si rassegnò: aveva appena scoperto il sesso del bambino ed era determinata a darlo alla luce. La coppia decise allora di andare all’ospedale di Portsmouth, dove era disponibile un’unità di cura per i bambini nati prematuri e così, alla venticinquesima settimana di gravidanza, nel dicembre 2013, nacque il piccolo Jett. Il bimbo, alla nascita, aveva delle complicazioni mediche ma fu seguito e curato dai medici, fino a quando, una volta superati tutti i rischi, fu giudicato fuori pericolo e idoneo a tornare a casa. Oggi Jett ha compiuto un anno e gode di perfetta salute.
Ti potrebbe anche interessare: Mostra in aula il filmato di un aborto, prof di religione sospeso