Ne sei convinta da quando hai una vita sessuale attiva: se ho qualche problema – tipo malattie sessualmente trasmissibili – la mia vagina me lo farà intendere. Ed è proprio questo l’errore madornale. Perché non va sempre così. Le malattie sessualmente trasmissibili, infatti, possono manifestarsi attraverso varie parti del corpo. Per esempio attraverso la bocca. Ma anche attraverso l’ano. Solo che non ci pensa quasi mai nessuno. Nessuno pensa di poter aver contratto una malattia sessualmente trasmissibile. Tantomeno pensa di averla contratta per via anale. Dato che ora lo sappiamo, faremmo meglio a controllarci più spesso. Cosa dobbiamo controllare? Ve lo diciamo subito. Tra le malattie sessualmente trasmissibili che si presentano per via anale c’è l’herpes, una comunissima infezione causata dal virus dell’herpes simplex 1 o 2. Il secondo è spesso collegato – ma non sempre – con l’herpes genitale che affligge una persona su 6 di età compresa tra i 14 e i 49 anni. In molti casi l’herpes è asintomatico, ma, se ti viene a livello anale, potresti comunque avere dei sintomi. Quali sono quelli caratteristici di questa lesione? Continua a leggere dopo la foto
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Tra i sintomi tipici dell’herpes anale ci sono delle vesciche dolorose. Non vanno ignorate, è il suggerimento di Ehsan Ali, medico del Beverly Hills Concierge. Tra le altre infezioni anali tipiche c’è il papilloma virus, una delle malattie sessualmente trasmissibili trasmesse più comuni. In America sono 80 milioni le persone malate, praticamente una su 4, questo secondo i dati del Centers of Disease Control and Prevention. Oltre a provocare il tumore cervicale, vaginale, il tumore del pene, della bocca e della gola, il virus del papilloma virus provoca le verruche vaginali, quelle tipiche a forma di cavolfiore. Ma non è tutto: ci sono anche la clamidia e la gonorrea che sono malattie tutt’altro che rare. Negli Stati Uniti, per esempio, la clamidia è una delle malattie sessuali più diffuse e colpisce soprattutto le donne sotto i 25 anni. Anche queste ultime sono spesso asintomatiche. Anche se hanno dei sintomi specifici: dolore e bruciore quando si urina, aumento delle perdite vaginali che hanno un odore cattivo, sanguinamento tra un ciclo e l’altro. Continua a leggere dopo le foto
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A livello anale, però, queste due malattie si comportano diversamente. ‘’Il sintomo più comune è una persistente diarrea acquosa che però può sembrare un sintomo di un altro tipo di malore’’ ha detto il medico a Self. Ci possono anche essere altri sintomi: per esempio dolore rettale, sanguinamento, perdite gialle o grigie che hanno un cattivo odore, ma anche bruciore e prurito anale, ha aggiunto la ginecologa Sherry Ross. ‘’Molte donne non insistono affinché il loro partner indossi il preservativo durante il sesso anale perché tanto col sesso anale non possono rimanere incinta – ha detto la Ross – ma si possono comunque trasmettere malattie sessuali. Per questo il preservativo va usato assolutamente’’. Anche perché se la clamidia o la gonorrea passano dall’ano alla vagina, il rischio è che poi danneggino il sistema riproduttivo mettendo a rischio la fertilità. Ma cosa fare? Non c’è dubbio: se si hanno sintomi anali sospetti, è meglio consultare subito il ginecologo. ‘’Non ci si deve vergognare di parlare dei sintomi, anche se sono imbarazzanti’’. Con la salute, lo abbiamo già detto ma è la pura verità, non si può assolutamente scherzare…