Con il termine “Gengive ritirate” si indica quella condizione patologica nota anche come recessione gengivale. Si parla di gengive ritirate per indicare l’arretramento o comunque lo spostamento delle stesse dalla propria sede originaria verso il margine apicale (radice) del dente. Tutti i denti possono essere colpiti da questa patologia ma quelli più a rischio sono i canini e i premolari. La causa? L’igiene orale. Sì, avete capito proprio bene: il rischio di gengive ritirate aumenta quando i denti vengono spazzolati in modo inadeguato – cioè in orizzontale o dal dente verso la gengiva). Anche l’uso di spazzolini con setole troppo dure aumenta questo rischio. Quindi, per evitare problemi come questo, sarebbe opportuno cambiare le proprie abitudini in fatto di igiene orale, intanto. Ma le cause sono numerose, tra i fattori che peggiorano la condizione troviamo: l’abitudine di masticare tabacco, il bruxismo, bulimia, gengivite, denti storti, malattie gengivali ereditarie, spostamento dei denti. Come si riconoscono le gengive ritirate? Beh, innanzitutto si vedono. Poi si ‘’sentono’’: già perché se le gengive si ritirano i denti diventano più sensibili. Continua a leggere dopo la foto
Non solo: si nota un accumulo di placca e tartaro, i denti sembrano più lunghi, aumenta il rischio di carie, i denti diventano gialli o comunque cambiano colore e possono persino arrivare a cadere. Ma come si può risolvere questo problema fastidioso e antiestetico? Con innesto di tessuto molle che consente di coprire la radice esposta e inspessire il tessuto gengivale. Ma anche con l’impianto del dente: si tratta di un trattamento drastico per risolvere il problema delle gengive ritirate. Ovviamente chi soffre di gengive ritirate deve andare subito dal medico a farsi consigliare un trattamento adeguato. Alcuni piccoli accorgimenti che possono ridurre il fastidio: evitare il consumo di bevande fredde, agrumi e cibi acidi che possono causare l’aggravarsi delle condizioni. Continua a leggere dopo le foto
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Oltre a tutto ciò, c’è dell’altro. Ecco quali sono i rimedi casalinghi per alleviare i fastidi. Il tè verde è uno di questi: consumarlo regolarmente migliora la salute dentale. Il motivo è semplice: il tè è pieno di antiossidante e ha proprietà anti-infiammatorie. Secondo uno studio giapponese, il tè non solo evita il rischio di malattie dei denti, ma anche l’infiammazione delle gengive. Anche l’infuso di salvia è ottimo per trattare i problemi dentali. Basta aggiungere una manciata di foglie fresche o secche all’acqua calda per 15 o 20 minuti e poi bere. L’olio di cocco è un altro potente antimicrobico. C0ome si usa? Basta massaggiare le gengive con una miscela di olio di cocco e un pizzico di sale per ridurre l’infiammazione.