Dopo una fase di discesa, riprendono a salire i casi da Covid 19 in Italia. Tutta “colpa” della nuova variante che circola con insistenza: si tratta di Omicron 5, i cui sintomi sono febbre, spossatezza, dolori muscolari e alle articolazioni, forti forme di raffreddore e mal di gola, che nelle ultime varianti si erano attenuati rispetto ai primi ceppi di Covid. A questi si aggiungono forme di disturbi gastroenterici e qualche forma di polmonite. Meno probabile la perdita di gusto e olfatto.
“A differenza degli scorsi due anni, siamo in una fase in cui è netto e consolidato l’incremento della circolazione virale, dovuto a due fattori. Abbiamo delle varianti con indici di contagiosità altissimi, a livello del morbillo, come Omicron Ba4 e Ba 5 che oggi rappresentano già abbondantemente più del 50% dei ceppi virali identificati nel Paese. Il secondo fattore nasce dall’abbandono di gran parte delle misure non farmacologiche di contenimento”. A tracciare il quadro è Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e oncoematologo all’ospedale Bambino Gesù di Roma.
Secondo l’esperto, non sarà necessario reintrodurre alcuni obblighi, come quello di mascherine. “Ne sono profondamente convinto. Ora deve entrare in gioco la responsabilità individuale. Le mascherine vanno usate quando ci sono rischi di contagio”, sottolinea Locatelli che parla anche della nuova campagna vaccinale in autunno: “La offrirei, oltre ai fragili, a chi ha dai 60 anni in su. Da quell’età c’è un maggiore rischio di sviluppare una malattia grave”, spiega Locatelli.
Il tema dell’impennata delle infezioni da Covid 19 è stato anche trattato da Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, che oggi ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio 1 ha affermato: “Il Covid non si è affatto raffreddorizzato, Omicron è ben altro che un raffreddore. Mi aspetto il picco di Omicron 5 a fine luglio e poi in autunno una nuova variante, per la quale dovrebbe esserci il vaccino adatto”.
Fabrizio Pregliasco propone come suggerimento quello di portare la mascherina anche al mare: “Si – risponde – la mascherina va portata in spiaggia allo stesso modo di come portiamo gli occhiali da sole”. “Prima o poi Omicron ce la faremo tutti, è un disastro, perché il virus sfugge” e colpisce “anche chi è guarito e anche i vaccinati. È vero che Omicron crea situazioni meno pesanti, ma c’è il rischio di incremento ulteriore nel numero dei casi, che sono sottostimati: saranno circa 100mila al giorno secondo me”. Quanti sono oggi i positivi in Italia? “Quelli certificati sono almeno 600mila – conclude Pregliasco – ma in realtà saranno il doppio, più di un milione”.
Covid: Fabrizio Pregliasco, un suo metodo per evitare il contagio. “Io lo faccio sempre”