Epidemia di polmoniti in Cina e ora anche in Francia, l’OMS vuole vederci chiaro. Dalla Cina arrivano le prime dichiarazioni: “Abbiamo continuato a prestare attenzione alla diagnosi e al trattamento dei bambini in un periodo di alta incidenza di malattie infettive”. L’autorità sanitaria del gigante asiatico spiega di aver dato indicazioni a livello locale, allertando i centri di assistenza primaria, così da migliorare la capacità di diagnosi e cura e l’efficienza nell’identificazione e nell’adeguata gestione dei casi gravi.
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Sulla questione è intervenuto anche Matteo Bassetti: “La Cina ha dato all’Oms entro 24 ore i dati. Devo dire che stavolta sono stati molto rapidi nel dare le informazioni. A quanto sappiamo non si tratta di un microrganismo nuovo o ‘misterioso’, ma che probabilmente è un micoplasma o un virus di stagione e quindi, se queste informazioni sono corrette, penso che si possa tirare un respiro di sollievo”.
Cina, epidemia di polmoniti: cos’è il batterio Mycoplasma pneumoniae
“Obiettivamente, quest’anno in Cina hanno tolto tutte le restrizioni e probabilmente potrebbe essere davvero il micoplasma che si trasmette per via aerea, come si trasmettono altri tipi di microrganismi, sia batteri che virus”. Sotto accusa c’è il Mycoplasma pneumoniae è il più comune agente eziologico della polmonite atipica primaria che si verifica principalmente nei bambini e nei giovani prima dei 30 anni.
Batterio aerobio obbligato, aderisce agli epiteli ciliati tramite adesine particolari, si attacca vicino al ciglio dell’epitelio ciliato, dando ciliostasi (blocco del ciglio), in seguito può portare alla distruzione dell’epitelio, quindi ad irritazione e tosse. La complicanza principale della polmonite atipica è rappresentata da anemia emolitica autoimmune (mediata da IgM contro gli antigeni presenti sui globuli rossi).
L’infezione è asintomatica nella stragrande maggioranza dei casi, tuttavia in pazienti immunodepressi sono state segnalate polmoniti di tipo grave con interessamento ematologico e neurologico. I micoplasmi (ne esistono infatti altri tipi oltre al pneumoniae) sono agenti infettivi di varia forma, ma tipicamente privi di parete batterica: per tale motivo non sono sensibili alle penicilline e cefalosporine, ma tipicamente solo agli antibiotici macrolidi e tetracicline.