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‘’Sono la spia di un tumore’’. Vai a ritirare le analisi del sangue e, accanto ai tuoi valori, vedi degli asterischi. Spesso sono cose di poco conto, ma non sempre è così. È il caso di preoccuparsi? Certe volte sì e parecchio. Ecco quando il problema potrebbe essere il cancro

Lo facciamo quasi tutti: un emocromo all’anno per controllarci e stare sereni. Ma sappiamo veramente cosa si può scoprire con l’emocromo? Ne ha parlato al Corriere della Sera Fabrizio Pane, direttore dell’Ematologia all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli: ‘’L’emocromo è l’esame del sangue più frequentemente richiesto dal medico o dallo specialista. Può essere richiesto come controllo di routine, oppure come prima verifica in presenza di ‘qualcosa che non va’: quando una persona ha segni di infezione, è debole o stanco, oppure presenta infiammazioni (gonfiori), lividi o sanguinamenti. Alcune di queste condizioni possono richiedere terapie, altri possono risolversi spontaneamente. L’emocromo può anche essere influenzato da vari farmaci e da carenze alimentari’’. In pratica con un prelievo si ottengono le informazioni sulle cellule del sangue di un paziente. Quando si prende l’emocromo e si notano accanto ad alcuni valori degli asterischi, significa che i valori sono fuori dai parametri. Ma quali sono le cause di queste anomalie? Possono essere moltissime. Per esempio anemia, carenze di vitamine e di minerali, disidratazione, infezioni, infiammazioni, insufficienza, malattie autoimmuni e tumori. Esatto, anche le analisi del sangue possono aiutare a individuare un tumore. Continua a leggere dopo la foto



Ma scendiamo nel dettaglio e vediamo cosa si analizza con l’emocromo. “I globuli bianchi, o leucociti, sono le cellule del sangue che combattono le infezioni – ha detto al Corriere Giovanni Pizzolo, vicepresidente della Sie -. I globuli bianchi vengono misurati in migliaia per millilitro o millimetro cubo (mm3) di sangue. I valori normali di globuli bianchi nel sangue sono tra 4.000 e 10.000 per millilitro; granulociti neutrofili (valori nella norma: 2.000-6.000/mm3) e linfociti (1.500-3500/ mm3) sono gli altri tipi più numerosi presi in considerazione. Una riduzione dei globuli bianchi può verificarsi per un’infezione virale. Ma una grave riduzione dei neutrofili (meno di 1.000-500) è la spia di un midollo osseo malato e può essere collegata a varie forme di leucemia, mielodisplasie, midollo povero per aplasia. Ciò è molto più probabile se sono ridotte anche le piastrine e l’emoglobina’’. Si hanno più globuli bianchi in gravidanza, dopo uno sforzo fisico o se in corso ci sono infezioni virali o batteriche: se i globuli bianchi aumentano si significa che il sistema immunitario si è attivato. Analizzando poi i tipi di leucociti, è anche possibile capire la natura dell’infezione. “Valori molto aumentati (anche oltre 100.000) si trovano in varie forme di leucemia sia in quelle acute che in quelle croniche” ha aggiunto Pizzolo. Continua a leggere dopo le foto

Passiamo ai globuli rossi che contengono emoglobina che trasporta ossigeno ai tessuti. “Quando i valori di emoglobina sono inferiori a 12,5 grammi per decilitro nella donna e a 14,5 nell’uomo è presente anemia – ha detto Pane -. Una grave (inferiore a 8 grammi) e rapida (nel giro di giorni o settimane) riduzione dell’emoglobina può fare sospettare un malfunzionamento del midollo osseo per sostituzione da parte di cellule malate”. E se i globuli rossi sono di più? “Se all’aumento degli stessi è associato un aumento dell’emoglobina e dell’ematocrito si parla di poliglobulia – dice Pane -, che può avere molte cause, tra le quali la policitemia vera, rara forma di tumore del sangue”. Poi ci sono le piastrine che servono a regolare la coagulazione del sangue. Continua a leggere dopo la foto

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I valori normali sono compresi tra 150.000 e 400.000 per mm3. E se sono meno? “Se la riduzione è isolata è per lo più di natura autoimmune, – chiarisce Pizzolo -. Valori molto ridotti (inferiori a 30-50.000 per mm3) in presenza di alterazioni dei globuli bianchi e di anemia sono sospette per un cattivo funzionamento del midollo osseo, in particolare per una leucemia acuta”. E se sono di più? “Valori di piastrine non molto aumentati (attorno alle 500.000 per millilitro cubo) possono riscontrarsi in diverse situazioni come stati infiammatori e anemia da carenza di ferro – prosegue Pane -. Mentre se l’aumento è notevole sono da riferire a una malattia proliferativa del midollo osseo, per lo più una trombocitemia essenziale, altra rara forma di tumore ematologico”.

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