Viviamo in un mondo di batteri, creature invisibili che detestiamo, ma che non sempre sono nocive, come segnalano spesso gli esperti. Però è meglio sapere che ci sono cose, oggetti, del nostro quotidiano di cui non possiamo fare a meno. Ed è proprio lì che si nascondo i pericoli. Semplicemente perché gli usiamo continuamente quasi a considerarli un accesorio del nostro corpo. Spesso entrano nelle nostre azioni rapidamente. Tutti elementi che ci portano a ignorare il fatto che andrebbero lavati. E anche spesso.
Il telefonino
Che sia di prima o ultima generazione, non lo lasciamo mai solo, appoggiandolo su ogni superficie. Cattura batteri, poi lo tocchiamo, spesso con le mani non sempre pulite. Va pulito spesso, ma basta un panno umidificato. Passare un panno in microfibra umido sui dispositivi è sufficiente a eliminare quasi tutti i batteri più comuni, mentre per quelli più aggressivi o per i virus come quello dell’influenza si dovrà usare qualche sostanza detergente.
La borsa
A tracolla, appoggiata in un mezzo pubblico, sul sedile dell’auto, sul bancone di un negozio. La borsa “cattura” di tutto. La parte più sporca in assoluto sonoi manici e la parte inferiore, quella che entra in contatto con il pavimento o le superfici. Come pulirla? Dipende dal matieriale della borsaa: la pelle richiede un particolare tipo di trattamento e difficilmente può essere bagnata. In generale, si possono usare salviette umide, ma se si hanno dubbi è meglio rivolgersi alla tintoria più vicina.
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Il cuscino
Secondo uno studio inglese, i vecchi cuscini possono essere un paradiso per batteri e, se non sostituiti o lavati a lungo, possono portare chi ci dorme sopra a soffrire di asma. Non solo batteri: nei nostri cuscini c’è di tutto, tra cui cellule di pelle morta, acari, muffa e funghi. E gli stessi studiosi segnalano che i cuscini sintetici potrebbero essere addirittura più a rischio di quelli vecchi perché le fibre sintetiche non sono tessute molto strette e questo potrebbe portare il cuscino a rovinarsi prima. Va, dunque, lavato così: quelli sintetico può andare in lavatrice, ma è bene portarlo ogni tanto in tintoria per essere sicuri di aver eliminato ogni batterio.
I lacci delle scarpe
Nove differenti specie di batteri “abitano” sulle nostre scarpe. Raccattati per strada mentre camminiamo ce li portiamo a casa. Batteri che, spiegano gli esperti, possono causare infezioni allo stomaco, agli occhi e ai polmoni. Tra le varie componenti delle scarpe, i lacci sarebbero una delle parti più sporche dal momento che spesso toccano il pavimento e immagazzinano i batteri. Ed è la parte della calzature che tocchiamo di più, inevitabilmente. Allora immergiamoli ogni tanto in acqua e sapone o in lavatrice.
Il portaspazzolino
Secondo una ricerca della americana National Sanitation Foundation, il contenitore è una potenziale fonte di batteri, soprattutto di stafilococchi. Almeno due volte a settimana è consigliabile lavare il contenitore con acqua calda e sapone. In alternativa c’è lla lavastoviglie.
Le chiavi
Viaggiano ovunque: dalla serratura, al tavolo, alla scrivania dell’ufficio, alla tasca del giaccone, alla borsa e talvolta tra le labbra come antistress. Trasportando gratis germi e batteri. Le chiavi sarebbero uno degli oggetti più sporchi con cui abbiamo a che fare ogni giorno e contengono più batteri di quelli che potremmo trovare in un bagno pubblico. Ogni tanto va ricordato di passarci sopra una salviettina bagnata, catturando polvere ed esserini fastidiosi.
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