L’epidemia sembra precipitare. “L’Ebola infuria, uccide oltre 200 persone al giorno, due terzi delle quali sono donne”. Così il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, all’evento di alto livello sull’epidemia, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. Ban ha poi ricordato e reso omaggio ai 300 operatori sanitari morti a causa del virus. “Ci sono anche alcune notizie incoraggianti” sulla diffusione del virus Ebola, ha detto poi il segretario generale Onu. “In alcuni casi i programmi locali stanno portando risultati promettenti”, ha aggiunto. “C’è una enorme spinta politica perché le Nazioni Unite guidino la risposta internazionale a Ebola, e l’organizzazione internazionale eserciterà questo ruolo”. Sulla stessa linea Barack Obama secondo il quale fermare il virus è “una priorità degli Stati Uniti”. Il presidente americano ha promesso che “continueremo a essere impegnati e a fare la nostra parte, ma deve anche essere una priorita’ del mondo. Ai leader di Liberia, Sierra Leone e Guinea e al popolo dell’Africa Occidentale, e agli eroici operatore sanitari che lottano per salvare vite umane, voglio dire che non siete soli, lavoriamo per darvi tutto l’aiuto di cui avete bisogno. E non ci fermeremo, non cederemo fino a quando non fermeremo questa epidemia, una volta per tutte”.