Niente pesi, flessioni o corsette di prima mattina, dunque, perché per far crescere i telomeri, ovvero la parte terminale dei filamenti di dna, indicatori di salute e longevità che si accorciano con l’età e in caso di obesità, sedentarietà e malattia. Occorre solo un po’ di sana e corroborante inerzia, in grado di capovolgere il processo d’invecchiamento molto più di sport intensi e rutilanti pratiche ginniche.
Dunque, stare in piedi, fermi impalati o, al massimo, sforzarsi di mettere un piede davanti all’altro per arrangiare un’indolente camminata basta per restare in forma e allungare la vita, secondo il risultato di una ricerca svedese dell’Università di Uppsala che ha scoperto come non sia affatto necessario fare attività fisica per garantirsi qualche anno in più di vita.
L’abitudine diffusa a stare seduti otto ore e più al giorno è stata messa sotto esame in una cinquantina di pazienti donne e se a una parte di loro è stato chiesto di semplicemente di stare meno sedute nei sei mesi successivi, le altre hanno praticato attività fisica, magari per un’ora al giorno, senza mutare le proprie abitudini e le ore di sedentarietà.
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Dopo sei mesi, le volontarie che hanno trascorso meno tempo sedute hanno mostrato una sostanziale crescita nei telomeri, mentre in generale, il gruppo di controllo ha riportato in media una riduzione delle loro dimensioni.
Non si sa esattamente quali attività abbiano svolto le donne che sono state meno sedute, ma il professore svedese che ha condotto lo studi, afferma che il periodo sedentario è stato sostituito con attività a bassa intensità, come semplicemente stare in piedi o camminare. Le piccole pause sul lavoro o davanti alla televisione, allora, sono cruciali per il benessere e anche solo sgranchire le gambe o spostarsi per brevi tratti all’interno dell’ufficio può servire a rendere la vita più sana e più lunga.