Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Mamma tenta il suicidio in ospedale. Quella ‘brutta’ patologia… Cosa l’ha salvata

Depressione post-partum: un fenomeno sempre più diffuso tra le neo-mamme che non riescono a vivere appieno la gioia dell’arrivo di un bambino. Si tratta di un disturbo dell’umore che colpisce il 10-20% delle donne nel periodo immediatamente successivo al parto. Nelle prime settimane dopo la nascita del piccolo, si preferisce parlare di baby blues, disturbo piuttosto diffuso e che non necessariamente si trasforma in depressione post-partum. I sintomi da non sottovalutare mai? La crisi detta depressione post-partum nasce con le crisi di pianto, cambiamenti di umore, irritabilità generale, perdita dell’appetito, insonnia o all’opposto difficoltà a rimanere svegli, assenza di interesse nelle attività quotidiane e/o verso il neonato caratterizzano tale patologia specifica, denominata comunemente anche depressione post-parto. Ci sono tante terapie oggigiorno per superare il momento di difficoltà. Eppure, nonostante ciò, ci sono anche casi gravi. Come quello di una mamma inglese pronta a togliersi la vita dopo la nascita del proprio piccolo. (Continua a leggere dopo la foto)



Amy Steele, così, ha deciso di raccontare la sua storia per far in modo che la depressione post-partum venga riconosciuta come una patologia a tutti gli effetti e venga considerata per la sua gravità. La donna dopo aver partorito Maddie al Southmead Hospital di Bristol, ha iniziato a stare male e, appunto, avere i sintomi sopracitati relativi al fenomeno che dà un disturbo all’umore. (Continua a leggere dopo la foto)


Amy, come racconta Bristol Live,  ha iniziato a sentirsi sola e spaventata subito dopo la nascita di Maddie: “Se non fosse stato per le ostetriche del Southmead, non sarei qui seduto a parlare, ora sarei morta”, ha raccontato ai quotidiani locali. La mamma spiega come si trovasse, in quel momento, in uno stato costante: “Paura per il fatto che avrei potuto accidentalmente uccidere mia figlia facendo qualcosa di sbagliato. E non l’avrei sopportato”. Le ostetriche dell’ospedale britannico, vedendo che il suo stato emotivo era molto critico, hanno deciso di far restare la donna due giorni in più ed è stata assistita proprio dalle ostetriche: loro conoscevano molto bene le dinamiche della mente di una donna dopo il parto e sono state in grado di supportarla. Mentre era ancora ricoverata presso la struttura ospedaliera, infatti, Amy Steele ha provato a togliersi la vita gettandosi dalla finestra: “Ero calma perché sapevo che di lì a poco sarebbe tutto finito. Ma un’ostetrica ha capito tutto, mi ha affrontato e mi ha portato in un’altra stanza, dove ho iniziato a piangere e l’ho pregata di lasciarmi morire”. (Continua a leggere dopo la foto)



{loadposition intext}

Amy  Steele ha affrontato un lungo percorso di terapia con i medici e con la sua famiglia e così è riuscita a risollevarsi e a stare meglio. La mamma di Maddie è una grafica di professione: perciò, ha deciso di realizzare delle cartoline dedicate alla malattia mentale detta ‘depressione post-partum’ per mandare un messaggio a tutti e comunicare quanto questo tipo di patologie siano insidiose e pericolose e che non devono mai essere sottovalutate.

Leggi anche:

Neonato colpito da una grave infezione in ospedale: danni neurologici irreversibili. Maxi-risarcimento alla famiglia


Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2025 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004


Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure