Il Covid in Italia circola, ma non sono i dati allarmanti dello scorso anno. Infatti nel periodo 16-22 dicembre i nuovi contagi sono stati 137.599, -21,2% rispetto ai sette giorni precedenti. Il numero dei morti sale invece dell’11% raggiungendo quota 798. Diminuisce il numero di tamponi effettuati (1.019.362 contro 1.093.207, -6,8%). Il tasso di positività si attesta al 13,5% (-2,5% rispetto alla settimana precedente). In sostanza scende il numero dei casi, ma aumenta quello dei decessi.
La variante Omicron ha una prevalenza del 100% secondo l’indagine Iss condotta insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. Avanza anche la sottovariante di Omicron 5 battezzata ‘Cerberus’ corre in Italia e raddoppia la sua quota. “Nell’ambito dei sottolignaggi di BA.5, analogamente a quanto segnalato in altri Paesi, in questa indagine si evidenzia BQ.1.n (la cosiddetta ‘Cerberus’) in significativo aumento e pari al 64,1% sul totale dei campioni BA.5”, mentre nella precedente indagine era al 30,7%, spiegano gli autori dell’indagine rapida.
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Covid, per il cenone di Natale i consigli di Fabrizio Pregliasco
Si tratta comunque di dati gestibili dal sistema sanitario. E in occasione del cenone di Natale arrivano i consigli del virologo Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene dell’università Statale di Milano. Il tampone pre-cenone va fatto soprattutto “se si deve andare da un anziano fragile, a mio avviso potrebbe essere utile farlo, nelle 48 ore o anche prima”. “Sicuramente un effetto Natale sui contagi”, potrebbe concretizzarsi in un nuovo rialzo delle infezioni respiratorie dopo le feste.
“Lo dobbiamo temere. Siamo tutti chi in viaggio, chi preso da baci e abbracci. È chiaro”, aggiunge Pregliasco, che precisa: “il tampone pre-cenone non è la soluzione del problema”. In sostanza c’è l’invito del virologo a fare attenzione a eventuali spie di malessere. “Soprattutto se si è sintomatici – conclude Pregliasco – è meglio schivare la visita” ai familiari e amici “e posporre l’incontro”.
I consigli di Pregliasco sono delle precauzioni anche perché si vive una situazione diversa rispetto agli anni precedenti quando il Covid mordeva maggiormente. Lo scorso anno, ad esempio, i timori erano maggiori e le raccomandazioni più stringenti. C’era chi sconsigliava le lunghe tavolate, i baci e gli abbracci, tenendo i bambini a distanza dai nonni. Per il 25 dicembre 2022 una novità è che nessuno ci dirà di non abbracciarci o baciarci come lo scorso anno.