Ragno violino, sono giorni che non si parla d’altro. L’allarme ormai è rosso, specialmente a Roma Sud, e la psicosi è scattata da un pezzo. Il nome scientifico è Loxosceles rufescens, è un ragno piccolo – tra i 7 e i 10 millimetri – di colore giallognolo, a tratti marrone ma è molto pericoloso. Basta una sola puntura per finire dritti in ospedale. Il problema, però, è che in genere, se si viene punti, non ci si accorge subito: il morso del ragno dà fastidio dopo un po’. Diciamo dopo qualche ora. Le persone sono terrorizzate anche perché questa – cioè quella calda e afosa – è la stagione preferita del ragno violino. I ragni di questo tipo si trovano in città e in campagna. In genere si annidano nei solai e, in generale, nei luoghi protetti. Nelle ultime ore, ne sono stati trovati vari nella zona di via Ardeatina e via Laurentina. A Roma, insomma, il terrore ha raggiunto picchi enormi. Ma cosa succede davvero se si viene punti da questo ragno? Lo ha raccontato a Leggo una vittima. Continua a leggere dopo la foto
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“Sono precipitata in un incubo, per la puntura di un ragno – ha raccontato Alessia Assenso, trentenne romana, stravolta dall’accaduto – Giovedì sera stavo scendendo dalla mia auto e ho sentito un leggerissimo pizzico al malleolo, dopo pochi minuti ho visto che c’era un puntino di sangue. Non mi sono allarmata, mi sono solo chiesta cosa mi avesse punto. Durante la serata è arrivato il prurito e nella notte ha iniziato a gonfiarsi il collo del piede”. Tutto è iniziato così. Ma Alessia non si è subito preoccupata. Continua a leggere dopo la foto
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Ma al risveglio la brutta sorpresa: “La mattina seguente il piede ha continuato a gonfiarsi in maniera evidente ed ho usato una crema antistaminica. Non ero spaventata, non potevo immaginare che fosse grave”. Ma è la sua parrucchiera che, preoccupata per il gonfiore del piede di Alessia, ha chiamato il centro anti-veleni del Policlinico Gemelli. Una telefonata fondamentale: “Mi hanno consigliato di continuare a usare la crema e di tenere d’occhio la situazione: in caso di vomito, vertigini e diarrea sarei dovuta correre al pronto soccorso del Gemelli”. Cosa che è successa… Continua a leggere dopo la foto
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“Sabato sera, dopo 48 ore dalla puntura, a cena ho iniziato a stare male. Il piede era molto dolorante e sono corsa in bagno con forti attacchi di vomito e diarrea. Sono andata subito al Gemelli e mi hanno trattenuta per tre giorni con cure antibiotiche, cortisone e analisi del sangue per monitorare i valori sballati dei globuli bianchi”. Un’esperienza difficilissima: “Se avessi saputo che esisteva un’eventualità di questo tipo, sarei andata prima in ospedale: spero che il mio racconti serva ad altri per muoversi in tempo”.