Clamoroso dietrofront di “Science”: non è vero che i due terzi dei tumori sono causati dalla sfortuna. Così sosteneva la rivista, dopo condotto da Cristian Tomasetti e Bert Vogelstein, imputando la causa del cancro alla cattiva sorte piuttosto che ai cattivi geni che abbiamo ereditato o da stili di vita sbagliati. All’inizio dell’anno la notizia era arrivata sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo, oggi la stessa rivista ha pubblicato sei lettere critiche, che sono state scritte da ricercatori sparsi tra l’America e l’Europa, dal Mit allo Iarc, che invitano ad andarci piano nell’interpretazione dei dati, non affrettando conclusioni vista l’importanza della prevenzione in campo oncologico. Non è una sconfessione ufficiale dello studio da parte di “Science”, ma qualcosa di molto simile. Persino la reporter di Science che aveva curato l’articolo aveva condiviso online qualche riflessione amara sulla difficoltà di comunicare la scienza e tutte le sue complessità. Secondo l’Oms non è corretto addebitare alla “sfortuna” la parte della cancerogenesi che non la scienza non ha capito e sostiene che la metà di tutti i casi di cancro può essere scongiurata attraverso la prevenzione.La verità è che la fortuna è importante, come è importante prendere in mano il proprio destino. È difficile dire quanta parte dei tumori sia frutto del caso, ma sappiamo per certo di cosa bisogna fare per prevenirlo: essere informati sulla storia medica della nostra famiglia, tenerci in forma, mangiare bene, smettere di fumare.
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