Doveva essere una vacanza estiva, un viaggio con gli amici per festeggiare il periodo di ferie. Si è trasformata in un’autentica tragedia. La storia di Alessio Tosetto, 46 anni, mette i brividi. È rientrato nel Bel Paese con un volo militare atterrando al Milano Malpensa per poi essere trasferito, d’urgenza, all’ospedale di Legnano. Alessio, operaio originario di Pavia, si trovava in India quando si sono manifestati i sintomi di una grave malattia autoimmune, la sindrome di Guillan-Barré innescatasi a partire da una gastroenterite contratta quando si trovava ancora in Italia. A causa di questa sindrome il 46enne è rimasto paralizzato nel giro di 24 ore. All’estero e senza un’assicurazione, gli amici hanno lanciato una campagna di solidarietà per pagare le cure mediche ricevute per più di dieci giorni in ospedale, raccogliendo circa 30.000 euro. Dall’ospedale hanno reso noto che Alessio è cosciente ma non può parlare, a causa di una tracheotomia subita. (Continua a leggere dopo la foto)
A darne notizia è direttamente l’Aeronautica Militare con una nota: “Il protocollo umanitario è stato attivato dall’ambasciata italiana di New Delhi, in coordinamento con la Prefettura di Milano, per consentire all’uomo di ricevere le cure necessarie in una struttura specialistica italiana. A seguito dell’autorizzazione al trasporto da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Sala Situazione di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra i propri compiti anche quello di organizzare e gestire questo genere di interventi, ha immediatamente attivato uno degli assetti aerei in prima linea per questo tipo di emergenze. La Sala Situazione di Vertice AM ha proprio il compito di coordinare con le Prefetture e – quando necessario – con le rappresentanze diplomatiche all’estero, le specifiche esigenze”, spiega il comunicato. (Continua a leggere dopo la foto)
Ma cos’è questa malattia che ha colpito Alessio Tosetto? Si tratta della ‘Sindrome di Guillain-Barrè’, una malattia rara che danneggia il sistema nervoso periferico, vale a dire quello che mette in contatto il cervello con il resto dell’organismo: questa malattia è provocata da una reazione autoimmunitaria. La frequenza stimata della malattia nella popolazione europea è di 1-2 casi ogni 100.000 individui. Essa si presenta più spesso nei soggetti di età compresa tra i 15 ed i 35 anni e in quelli tra i 50 ed i 75 anni. La sindrome di Guillain-Barrè è definita anche poliradicolonevrite perché provoca un’infiammazione che colpisce numerose radici dei nervi del sistema nervoso periferico. In particolare, interessa i nervi motori, cioè quelli che trasmettono ai muscoli gli stimoli che governano i movimenti volontari e automatici, e i nervi sensitivi, vale a dire quelli che inviano al cervello gli stimoli relativi a dolore, percezione di vibrazioni, tatto e informazioni riguardanti la posizione del corpo rispetto allo spazio che lo circonda. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il meccanismo auto-immunitario della Sindrome Guillain-Barrè consiste nella produzione di auto-anticorpi che attaccano il rivestimento esterno dei nervi, la guaina mielinica, ma in molti casi anche il nervo vero e proprio, denominato assone. Non è stata individuata una causa che provochi la reazione autoimmunitaria, anche se, secondo molti esperti, la sua comparsa è spesso preceduta da infezioni che sarebbero fattori favorenti la comparsa della malattia. Secondo recenti statistiche sembra, infatti, che il 75% dei pazienti affetti dalla Sindrome Guillain-Barrè abbia avuto, prima che essa si manifestasse, un‘infezione da batteri o da virus nell’intestino o nelle vie respiratorie.
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